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giovedì 14 novembre 2013

LA DIETA MEDITERRANEA AMMAZZA LO SMOG

Degli effetti benefici della “Dieta mediterranea” se ne discute ormai da decenni ma, in questi ultimi anni, sempre più studi scientifici ne dimostrano l'effettivo valore positivo per il nostro organismo.
Mangiare bene non solo per mantenere il fisico più efficiente ma, secondo lo studio presentato al Congresso nazionale della Società di Medicina Interna, per aiutarlo a contenere i danni alla salute provocati dall'inquinamento atmosferico.

La ricerca di Francesco Violi, coordinatore della ricerca per la Università della Sapienza di Roma, ha preso in esame 100 operai di una acciaieria di Milano esposti normalmente alle polveri sottili. I lavoratori quando sono sul lavoro si espongono a polveri sottili PM5 e PM10 a livelli simili di quelli che si potrebbero respirare nel centro di Roma.
Questo tipo di polveri è in grado di abbassare di oltre il 50 per cento il tasso di vitamina B nel sangue e di aumentare, allo stesso tempo, il livello ematico di una proteina che si lega allo stress ossidativo.
Aumentare in casi come questo il consumo di olio di oliva, pesce, frutta e verdura - così come indicato nella dieta mediterranea, - aiuta l'organismo a far risalire i livelli di vitamina B e a ricaricarlo di fattori antiossidanti.
La ricerca ha anche permesso per la prima volta, di identificare un probabile meccanismo che lega la presenza di smog all'instaurarsi di patologie cardiovascolari, delle quali lo stress ossidativo è considerato una importante causa.

Necessario ricordare che proprio una settimana fa l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito lo smog tra le cause principali del tumore polmonare. Doveroso quindi combattere, per quanto possibile, gli effetti negativi dell'inquinamento almeno a tavola riscoprendo la genuinità dei prodotti alimentari made in Italy che le cucine di tutto il mondo ci invidiano.

(dal web)






giovedì 10 ottobre 2013

IL PESCE SALVA TIROIDE

Il segreto per proteggere la tiroide sarebbe una dieta a base di pesce.
E’ molto importante infatti proteggere questa ghiandola che ha un ruolo importante nel nostro organismo.  Nonostante abbiamo quasi 8.000 chilometri di coste, nel nostro Paese, si continuano a registrare più di 40.000 interventi per asportazione della Tiroide. E’ un peccato, visto che abbiamo la possibilità di alimentarci in maniera adeguata, tale da fornire il giusto contributo di iodio al nostro corpo. 

Non a caso le persone che vivono nelle zone costiere e mangiano pesce fresco regolarmente sono le meno esposte ai problemi della tiroide, come ad esempio noduli, gozzi e neoplassie. 
Il chirurgo endocrino dell’Università Cattolica di Roma Luca Revelli ha spiegato “E’ l’alimentazione, la fonte principale di questo elemento. “Respirare l’aria di mare” è una leggenda metropolitana: le quantità di iodio che possono essere inalate sono meno che omeopatiche. Il cibo, dal pesce fresco ai prodotti locali coltivati su terreni costieri ricchi di iodio, invece ne sono ricchi”.

La tiroide è una ghiandola endocrina a forma di farfalla, posizionata nel collo e costituita da due lobi, destro e sinistro, uniti da uno stretto ponte che prende il nome di istmo. Ricopre un ruolo molto importante a livello ormonale e mangiare pesce sembra sia una buona  protezione. L’antidoto per la tiroide sarebbe quindi  una  dieta composta da crostacei,alghe,molluschi, frutti di mare e pesci ma anche broccoli,spinaci, rapa e salsa di soia. Questi alimenti, contengono iodio ed una buona dieta quindi sarebbe quindi necessaria per proteggere la tiroide.

(centrometeoitaliano.it)



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