Ha
patteggiato una pena a tre anni di reclusione Giuseppe Trementino, il giovane
di Bagnoli del Trigno finito sotto processo per aver ricattato alcuni sacerdoti
omosessuali.
Trementino,
31 anni, residente a Bagnoli del Trigno, era accusato di estorsione aggravata e
continuata in concorso con Diego Caggiano, un lucano, prete ortodosso, che con
lui adescava i sacerdoti gay attraverso i social network. Il giudice ha accolto
la richiesta di patteggiamento concordata con il pubblico ministero. I
difensori di Trementino attenderanno ora che la sentenza passi in giudicato e
poi avanzeranno una richiesta di affidamento ai servizi sociali del loro
assistito per evitare che finisca in carcere. I due raccoglievano in rete le
confidenze dei preti sui loro rapporti omosessuali oppure li convincevano a
lasciarsi andare on line a rapporti "virtuali", anche attraverso lo
scambio di foto e filmati poi sequestrati dagli inquirenti.
I
due ricattatori conservavano tutto il materiale - conversazioni, foto e video -
e poi ricattavano i preti minacciando di rendere pubbliche le loro confidenze
se non avessero sborsato del denaro. Dalle indagini sono emersi vari casi,
alcuni sono stati scoperti dopo l'arresto dei due indagati. In particolare
dalle carte processuali emerge il racconto di un sacerdote campano che ha
tirato fuori quasi settemila euro pagando, come facevano gli altri ricattati,
on line sul conto PostePay di Trementino.
Al di là di colpevoli e vittime, noi
Jene siamo convinte che qualcosa non funzioni a dovere...
Ha ragione mia nonna, pregare nuoce gravemente alla salute...
RispondiEliminabellissimo restyling e anche l'articolo che hai postato è sagace come sempre. Grandissime Jene!
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