martedì 26 giugno 2012

Ricatto ai preti gay, condannato Giuseppe Trementino


Ha patteggiato una pena a tre anni di reclusione Giuseppe Trementino, il giovane di Bagnoli del Trigno finito sotto processo per aver ricattato alcuni sacerdoti omosessuali.
Trementino, 31 anni, residente a Bagnoli del Trigno, era accusato di estorsione aggravata e continuata in concorso con Diego Caggiano, un lucano, prete ortodosso, che con lui adescava i sacerdoti gay attraverso i social network. Il giudice ha accolto la richiesta di patteggiamento concordata con il pubblico ministero. I difensori di Trementino attenderanno ora che la sentenza passi in giudicato e poi avanzeranno una richiesta di affidamento ai servizi sociali del loro assistito per evitare che finisca in carcere. I due raccoglievano in rete le confidenze dei preti sui loro rapporti omosessuali oppure li convincevano a lasciarsi andare on line a rapporti "virtuali", anche attraverso lo scambio di foto e filmati poi sequestrati dagli inquirenti. 
I due ricattatori conservavano tutto il materiale - conversazioni, foto e video - e poi ricattavano i preti minacciando di rendere pubbliche le loro confidenze se non avessero sborsato del denaro. Dalle indagini sono emersi vari casi, alcuni sono stati scoperti dopo l'arresto dei due indagati. In particolare dalle carte processuali emerge il racconto di un sacerdote campano che ha tirato fuori quasi settemila euro pagando, come facevano gli altri ricattati, on line sul conto PostePay di Trementino.

Al di là di colpevoli e vittime, noi Jene siamo convinte che qualcosa non funzioni a dovere...



2 commenti:

  1. Ha ragione mia nonna, pregare nuoce gravemente alla salute...

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  2. bellissimo restyling e anche l'articolo che hai postato è sagace come sempre. Grandissime Jene!

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