giovedì 8 settembre 2011

ADDIO PROVINCE

Terminato il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi dopo un’ora e mezza di seduta, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge per introdurre in Costituzione il principio del pareggio di bilancio (che sarà un vincolo costituzionale a partire dal 2014) e quello sull’abolizione delle Province.
Al loro posto, ci saranno unioni di Comuni e Città metropolitane. Quest’ultima definizione comprende una grande città e i comuni a essa legati per questioni economiche, sociali, di servizio, e territoriali. Per l’ordinamento giuridico il territorio della città metropolitana coincide con il territorio di una provincia o di una sua parte e comprende il comune capoluogo.
"Dall'attuazione della presente legge costituzionale deve derivare in ogni Regione una riduzione dei costi complessivi degli organi politici ed amministrativi". Le disposizioni previste da questa legge costituzionale si applicheranno anche alle Province delle Regioni a statuto speciale, fatta eccezione per quelle autonome di Trento e Bolzano.
(La Repubblica)

Intanto la protesta e la delusione dei cittadini delle Province soppresse, anche attraverso il web aumenta ora dopo ora e molte persone sostengono che questa scelta porterà l’Italia alla disgregazione sociale.
(da Informatoresannita)

Eppure paesi come gli Stati Uniti, Francia e UK che funzionano a contee e distretti se la cavano egregiamente, magari questa volta gli italiani si stanno fasciando la testa per niente?
Le Jene attendono fiduciosi commenti…


1 commento:

  1. Come ho scritto sul forum io sono a favore di questo cambiamento, credo sia l'unica cosa sensata che ha fatto questo governo.
    Le provincie sono un peso per tutti, andavano abolite quando nacquero le regioni e credo che le metropoli e le contee funzioneranno meglio, soprattutto per la politica locale o almeno oso sperarlo

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