lunedì 4 ottobre 2010

Una dote rara

WASHINGTON - Attaccano il figlio alla parete con il nastro adesivo, vicino alla presa della corrente, e lo lasciano piangere per ore. È successo nella città di Lincoln, Nebraska, dove una madre torturava per divertimento insieme al suo fidanzato il proprio figlio di 22 mesi. Il fidanzato della donna, Corde Honea, 19 anni, stringeva le braccia del piccolo dietro la schiena, e poi lo attaccava alla parete, senza che lui potesse muoversi: quando il bambino piangeva i due scattavano fotografie. La madre Jayla Hamm, 18 anni, assisteva divertita a queste atrocità, senza aiutare il piccolo.


LA CONDANNA - La polizia ha scoperto le crudeltà della coppia grazie alla segnalazione di un amico, al quale erano state mostrate le scioccanti fotografie, che sono state sequestrate dalle autorità. E che adesso sono state diffuse. Il giudice Paul Hamm Korslund ha condannato la madre a 10 giorni in carcere e due anni di libertà vigilata. Il ragazzo è stato invece condannato dai 36 ai 60 mesi di carcere per abuso su minore. Il giovane era già stato in prigione per furto con scasso e per il possesso d'arma da fuoco rubata. Prima della condanna Honea ha detto al tribunale: «Non riesco a capire cosa sia successo in questi giorni. Mi assumo la piena responsabilità delle mie azioni. Non posso credere di aver fatto queste atrocità».


Una foto del bambino

Questa scioccante notizia è stata riportta on-line sui nostri quotidiani proprio un'ora fa.
Assurdo, orribile, terrificante.
Si dice che ogni persona ha in sè il desiderio di diventare genitore, di amare e crescere il proprio figlio.
Forse è arrivato il momento di rivedere questa credenza.
Ci sono persone che non meritano di diventare genitori, perchè trattano i bambini come oggetti sessuali, come piccole vittime per i loro giochi sadici, li torturano psicologicamente o li usano come oggetti, con la più completa indifferenza.
Questi orchi moderni non dovrebbero diventare genitori, e lo Stato (qualsiasi Stato del mondo con un pò di buonsenso) dovrebbe intervenire per sottrarre loro le piccole innocenti vittime dei loro abusi e darle a chi è disposto ad amarli come meritano.
Per essere genitori non basta mettere al mondo i figli, bisogna saperli amare: dote che non è di molti, ma di pochi.

2 commenti:

  1. Agghiacciante è un eufemismo per descrivere ciò che è stato fatto a questa povera creatura...
    Mi stupisce che entrambi hanno avuto una condanna troppo lieve. Lo stato non dovrebbe solamente intervenire e togliere immediatamente i figli a questi mostri, ma dovrebbe ( almeno qui in Italia ) facilitare di più le adozioni.
    Esistono tante persone che mettono al mondo bambini senza essere ( nè diventare mai ) dei veri genitori, e tante altre che sono genitori nel cuore e non possono esserlo biologicamente, che trovano muri di burocrazia enormi da oltrepassare.

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  2. Una madre dovrebbe amare il proprio figlio più di ogni altra cosa al mondo ed essere pronta a dare la vita per lui, invece quando si leggono notizie del genere possono solo nascere tanti dubbi al riguardo...
    La madre di questa povera creatura dovrebbe essere punita seriamente e mandarla in carcere per dieci giorni è un'ingiustizia e una presa in giro.
    La legge dovrebbe funzionare meglio e forse per certe persone non sarebbe male introdurre la pena di morte.

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