La notizia, che arriva a pochi giorni di
distanza da quella dell'affido temporaneo di una bimba di tre anni ad una
coppia omosessuale, ha ancora una volta come teatro la provincia di Parma. È
qui, infatti, a Castellina di Soragna che ha sede Servizi Italia, azienda del
gruppo Lavanderie Italia che si occupa di servizi integrati per la sanità. Con
un accordo sindacale siglato giovedì scorso, dunque, Servizi Italia si impegna
a riconoscere uguali diritti circa la licenza matrimoniale a tutti i propri
dipendenti, a prescindere dal loro orientamento sessuale.
«Si è trattata di una proposta che è
arrivata dai sindacati, in particolare dalla Cgil, e che abbiamo accolto
convintamente anche se un po' atipica», spiega Simona Campanini, direttore
delle Risorse Umane dell'azienda che specifica anche che per il momento il
provvedimento è limitato ai soli dipendenti dello stabilimento del Parmense
(200 persone) ma non esclude che in futuro possa venire esteso anche alle altre
sedi del gruppo. «Il tema delle pari opportunità nel nostro Paese – chiosa la
dirigente - è ancora aperto. Questo accordo è un piccolo passo ma dimostra come
tra aziende e sindacati ci possa essere un dialogo virtuoso che va al di là di
stipendi e maggiorazioni».
L'iniziativa di Servizi Italia è stata
quindi commentata con entusiasmo da Sergio Lo Giudice, già presidente Arcigay e
attuale senatore in quota al Pd: «È davvero una bella notizia. In questo campo
il settore privato si mostra più avanti del pubblico: due anni fa il mio datore
di lavoro, il ministero dell'Istruzione, ha rifiutato di riconoscermi la stessa
opportunità a seguito del mio matrimonio in Norvegia con il mio compagno
Michele».
(ilsole24ore)
Secondo me i privati ancora non capiscono che possono guadagnarci abbastanza puntando su questi aspetti... (Moz dallo spirito imprenditoriale :p)
RispondiEliminaMoz-
Moz imprenditore, potresti andare a fare dei corsi di aggiornamento su queste cose, almeno apriresti gli occhi a certi ottusi! :-)
EliminaUn altro passo avanti, lentamente ma si va avanti. Basta con gli stereotipi, qui sono d'accordo con la CGIL: non c'è coppia etero okay e coppia gay non okay, se due persone chiedono chiedono la licenza per maternità/paternità o matrimonio devono comunque usufruirne perchè fa parte dei loro diritti.
RispondiEliminaNon esiste la famiglia Mulino Bianco, come crede il signor Barilla.
Un saluto alla savana
mi pare giusto.
RispondiEliminaIo credo che una famiglia è composta da gente che da amore indipendentemente dal sesso e indipendentemente dal fatto che sia formata solo da un genitore o da entrambi. Se una coppia dimostra di essere equilibrata e pronta a donare e ricevere amore va bene, il sesso non conta contano i valori e l'affetto.
un abbraccione e buona domenica
Audrey e Xavier, vi lasciamo la stessa risposta dal momento che praticamente avete espresso lo stesso bellissimo concetto: siamo d'accordo con voi, una famiglia, una coppia prescinde dal sesso dei coniugi perchè si basa sull'amore, perciò perchè non possono le coppie gay avere gli stessi diritti di quelle etero?
RispondiEliminaUn abbraccio zamposo
E come non si può essere d'accordo con questa idea?
RispondiEliminaFinalmente anche noi facciamo passi avanti: piccoli, ma pur sempre dei passi.
E' ora di dire basta alla famiglia etero, le famiglie sono arcobaleno e non importa il sesso dei coniugi, conta l'amore e il desiderio di stare insieme.
Complimenti a questa azienda parmense!
Un abbraccio
Ma che bella notizia , non ne ero a conoscenza ..
RispondiEliminaVisto come vanno le cose qui in Italia, non mi sarei mai aspettata un senso di civiltà così grande e spero solo che altre citttadine e regioni, prendano la palla al balzo per imitare gli esempi migliori e più evoluti!
Slurp slurp slurp!!!
Vi ammiro molto care Jene e concordo pienamente con ogni singola parola che avete scritto.
RispondiEliminaUn abbraccio colmo di simpatia e amicizia:)
Ciao,
Luci@