domenica 9 giugno 2013

BUONE NOTIZIE?!

"Appena" 13 anni per il Pil e ben 63 per l'occupazione. Secondo uno studio dell'ufficio ecoomico della Cgil («La ripresa dell'anno dopo - Serve un piano del lavoro per la crescita e l'occupazione») se l'Italia intercettasse quella ripresa accreditata per il 2014 dai maggiori istituti statistici ci vorrebbero 13 anni per ritornare al livello del Pil 2007 e ben 63 anni per recuperare il terreno perso in questi in questi cinque anni in termini di occupazione. Mentre "mai" sarebbe possibile ritornare allo stesso livello pre-crisi di salari reali. La conclusione è che mettendo in atto il Piano del lavoro definito dalla Cgil l'occupazione persa può essere recuperata in tre anni e il Pil in quattro.

I numeri del contesto
Lo studio rileva che dal 2008 il Pil perde in media 1,1 punti percentuali ogni anno mentre i posti di lavoro sono diminuiti di oltre 1,5 milioni rispetto al 2007. I salari lordi perdono lo 0,1% ogni anno (quelli netti lo 0,4%), la produttività è mediamente negativa del -0,2%, così come gli investimenti diminuiscono, sempre in media, di 3,6 punti l'anno. Questo quindi il quadro di riferimento dove innestare le previsioni macroeconomiche dell'Istat, a prescindere dalla congiuntura internazionale, e calcolare di conseguenza quanto tempo ci vorrà ancora per parlare di ripresa e recuperare il livello pre crisi.

Per recuperare il Pil pre-crisi appuntamento nel 2026
Ecco quindi che proiettando la ripresa calcolata dall'Istat, ovvero moltiplicando nel tempo il tasso previsto per il 2014 (pari a un +0,7%) fino a raggiungere il livello 2007, dallo studio della Cgil emerge che il livello del Pil pre-crisi verrebbe recuperato nel 2026 (in 13 anni dal 2013): il tempo necessario per colmare il 'gap' di 112 miliardi tra il Pil del 2014 (1.380 miliardi) e del 2007 (1.492 miliardi).

Per l'occupazione tempi (molto) più lunghi: 2076
Il livello dell'occupazione, invece, soltanto nel 2076 (in 63 anni dal 2013), per tornare cioè alle 25.026.400 unità di lavoro standard nel 2007 dalle 23.531.949 del 2014 (-1.494.451 la differenza). Non si recupererà mai invece il livello dei salari reali mai: "in confronto con l'inflazione effettiva, cioè il deflatore dei consumi, la variazione è negativa nel 2014", spiega lo studio. Infine il livello di produttività verrebbe recuperato nel 2017 (in 4 anni dal 2013) e il livello degli investimenti nel 2024 (11 anni dopo il 2013).

Nella migliore delle ipotesi...
C'è poi un altro scenario, un po' più all'insegna dell'ottimismo, che l'indagine della Cgil prende in considerazione: è quello legato alla proiezione di un livello di crescita pari a quello medio registrato nel periodo 2000-2007 (+1,6%). In questo caso il risultato prevede che il livello del Pil, dell'occupazione e dei salari verrebbe ripristinato nel 2020 (7 anni dopo il 2013) mentre quello della produttività nel 2017 e il livello degli investimenti nel 2024 (12 anni dopo il 2013). Lo studio della Cgil calcola inoltre anche la perdita cumulata generata dalla crisi, cioè il livello potenziale di crescita che si sarebbe registrato nel caso in cui la crisi non ci fosse mai stata, e che è pari a 276 miliardi di euro di Pil (in termini nominali oltre 385 miliardi, circa il 20% del Pil).

La carta del piano lavoro
Di qui, la conclusione. «Per uscire dalla crisi e recuperare la crescita potenziale occorre un cambio di paradigma», sottolinea il segretario confederale della Cgil, Danilo Barbi, secondo il quale «per non attendere che sia un'altra generazione ad assistere all'eventuale uscita da questa crisi, e ritrovare nel breve periodo la via della ripresa e della crescita occupazionale, occorre proprio partire dalla creazione di lavoro». Con in 3 anni, al 2016, potrebbe essere possibile recuperare il livello occupazionale pre-crisi (2007) e in 4 anni, al 2017, il livello del Pil, della produttività e degli investimenti. Il livello della retribuzione di fatto media annua lorda potrebbe essere recuperato addirittura nel 2014. Secondo l'indagine, con il piano del lavoro presentato dalla Cgil a gennaio - in tre anni, al 2016, potrebbe essere possibile recuperare il livello occupazionale pre-crisi (2007) e in 4 anni, al 2017, il livello del Pil, della produttività e degli investimenti. Il livello della retribuzione di fatto media annua lorda potrebbe essere recuperato nel 2014.
(Il sole 24 ore)




5 commenti:

  1. Ma io l'avrò mai un futuro? Chissà...
    un saluto alla savana :)

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  2. Ciao Jene,
    io credo che noi non siamo usciti dalla crisi e che questi piani, numeri ecc, in relata sono cavolate buttate al vento. La gente continua ad essere licenziata, i poveri sono aumentati, le persone si sposano meno, il futuro non è programmabile e tutti stanno cercando di trovare un domani migliore all'estero,infine, il governo non mi convince. Quindi, secondo me, ci aspettano ancora tanti anni di schifo...
    Un abbraccio

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  3. Guarda, i dati attuali (come le notizie che danno la ripresa per il 2096) mi lasciano senza parole.
    Non occorre cambiare solo un paradigma, ma tutti questi stronzi che stanno a Roma.
    Un bacione

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  4. Non so, dobbiamo gioire?
    Mamma mia che brutte notizie...
    Un abbraccio
    Ruth

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  5. Siamo perfettamente d'accordo coi vostri commenti, c'è davvero poco da ridere e tanto da fare.
    Speriamo in bene e teniamo le zampe incrociate,
    un abbraccio zamposo

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