martedì 21 maggio 2013

L'OCCHIALE GOOGLE VIOLA LA PRIVACY


Ricordate il post sui Google Glass che consentivano di andare in rete?
Ecco qui come stanno andando le cose, non vogliamo dire di essere stati profetici ma insomma...

Il Congresso Usa ha chiesto a Google di chiarire se i suoi nuovi e avveniristici Glass (gli occhiali collegati a Internet che consentiranno di sovrapporre immagini virtuali a quelle fisiche con quella che viene chiamata "realtà aumentata") possano violare il diritto alla riservatezza degli americani. La Commissione bipartisan sulla privacy vuole infatti vederci chiaro e ha scritto una lettera a Larry Page, numero 1 di Big G, ponendogli otto domande.
Il Congresso ricorda i problemi di Google per aver raccolto dati senza autorizzazione tramite Street View negli anni scorsi, e chiede come si stia attrezzando per evitare che la storia si ripeta con i Glass. Inoltre chiede anche se sia vero che gli occhiali saranno dotati di riconoscimento facciale per ottenere informazioni su chi si guarda, se saranno in grado di memorizzare autonomamente dati, se sia nei piani una ridefinizione delle politiche di privacy.
Le risposte ufficiale dovranno arrivare entro il 14 giugno, ma dal Moscone Center di San Francisco, dove si sta svolgendo la Conferenza degli sviluppatori, l'azienda prova a rassicurare. "Abbiamo ripetutamente dichiarato che non introdurremo il riconoscimento facciale nei nostri servizi a meno che non ci sia una valida soluzione per la tutela della privacy", ha spiegato Steve Lee, direttore di prodotto.
La privacy è stata una delle principali preoccupazioni sollevate per il gadget, non ancora sul mercato - gli occhiali dovrebbero arrivare entro l'anno - e da poco nelle mani degli sviluppatori. In questi giorni, proprio dalla Conferenza degli sviluppatori, sono arrivate le prime applicazioni per i Google Glass a partire dai social network.
L'app di Facebook per ora consente di scattare e condividere foto. Idem per Tumblr, che in più offrirà la visualizzazione del flusso di notizie o una selezione di esso. L'app di Google+ ingloberà la capacità di avviare gli Hangout. Twitter, invece, trasferisce sul gadget la maggior parte delle sue funzioni, dall'invio di tweet - foto comprese - ai messaggi diretti e notifiche degli stessi e dei cinguettii. Confermata l'applicazione di Evernote con supporto agli elenchi e, sul piano editoriale, presentate quelle di Cnn ed Elle.
(qn.quotidiano.net)


12 commenti:

  1. Ma la privacy non esiste più. Non so se ci avete fatto caso ma qualsiasi operazione uno faccia se non da il consenso alla divulgazione dei dati personali non può accedere a nulla.
    un saluto alla savana :)

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    1. Tristemente vero, tra un pò dovremo dare il consenso anche per andare al gabinetto...
      Un saluto dalla savana

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  2. ..E ci mancava ancora questa, mentre le violazioni sulla privacy già impazzano in rete...
    Io sono stata una delle prime ad averle su Facebook, infatti me la sono data a "zampe "levate...
    Fate buona guardia Jene mie, e teneteci al corrente!
    Slurponi!.

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    1. Non temere Nella, ti terremo sempre al corrente perchè nemmeno a noi piacciono queste cose!
      Un abbraccio slurposo

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  3. profetici appunto...
    un abbraccio

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  4. Ciao Jene,
    siete stati profetici eccome.
    Io credo che avremo un futuro ove la privacy e l'intimità non esisterà più, che cosa triste e brutta.
    Buona serata

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    1. E' un presente, non un futuro: pensa che siamo spiati anche dai satelliti, dalle telecamere, dai gps...
      Insomma, 1984 è diventato reale.
      Un abbraccio zamposo

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  5. Mentre leggo mi accorgo di quante notizie e quanti avvenimenti è costellato il ritmo della nostra vita.
    Ciao care Jene:)
    Luci@

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  6. Bravi ragazzi, avete fatto bene a bacchettare google: ma come potevano pensare che un affare del genere fosse innocuo?
    E poi, sinceramente, ci sono problemi più importanti da risolvere: l'occhiale se lo potevano risparmiare.
    Un bacione

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    1. Ma sai, le cazzate sono più facili da realizzare...
      Un abbraccio zamposo

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