La chiesa di Inghilterra e Galles ha deciso per la rimozione di una
moratoria che impediva l'ordinazione di vescovi tra i componenti del clero
dichiaratamente omosessuali, a condizione però della scelta del celibato (che
in questo contesta va intesa come astinenza sessuale) e del loro pentimento per
la precedente vita sessuale attiva. Lo riferisce la Bbc. I conservatori in seno
alla chiesa anglicana hanno annunciato che si opporranno con forza alla novità
durante il sinodo.
Il tema dell'ordinamento di vescovi gay è diventato di grande
attualità oltremanica nel 2003 quando un pastore di nome Jeffrey John divenne
vescovo di Reading e dovette successivamente dimettersi in seguito alle
proteste dei tradizionalisti.
In passato la Chiesa d'Inghilterra aveva già dato il proprio
consenso all'ordinamento di sacerdoti omosessuali, ma la loro
"promozione" a vescovi è rimasta controversa. La decisione di oggi
viene considerata dagli osservatori una concessione dall'elevato valore
simbolico per le correnti riformatrici presenti nella chiesa.
(Il sole 24 ore)
Il primo che dice che questo è un passo
avanti nei diritti delle persone omosessuali è invitato a prendersi a sberle da
solo.
La promozione a vescovo in una chiesa
che ammette il matrimonio fra i suoi ministri, ma lo vieta se questi sono
omosessuali è una discriminazione.
E’ il solito esempio di come la società
non è disposta ad accettare il cambiamento e non è aperta al dialogo.
Più che una concessione dall’elevato
valore simbolico, a noi Jene sembra una bella presa per il c**o.
Questo insegna a chi si lamenta della situazione italiana che l'erba del vicino non è sempre più verde.
RispondiEliminaUn abbraccio a voi ragazzi
Un abbraccio a te :-)
EliminaPer fortuna non vivo con Ellie in UK ma in un paese che si fa abbastanza i fatti suoi...
RispondiEliminaUn abbraccio e bona primavera
E bravi gli inglesi, poi danno a noi dei moralisti bigotti!
RispondiEliminaUn baciotto
Un bacio dalla savana!
Eliminanon è affatto un passo in avanti, così siamo punto e a capo... il fatto che debbano restare celibi e pentirsi della loro precedente vita sessuale vuol dire che non sono ancora accettati. quella dell'omosessualità è una discriminazione pesante ma soprattutto ignobile.
RispondiEliminaun abbraccio
Brava, condividiamo al cento per cento.
EliminaUn abbraccio dalla savana
Concordo con voi Jene. Un'immensa presa per il c**o.
RispondiEliminaNon avevo letto questa notizia, e il vostro commento è davvero azzeccato.
Un saluto = )
Grazie Enrico, un saluto dalla savana
EliminaHai capito, quello che va bene per il re non può andare bene per il principe: se sei un prete etero puoi diventare vescovo e sposarti, ma se sei gay devi restare celibe.
RispondiEliminaScusate, ma quante volte dobbiamo continuare a chinarci a novanta?
Un abbraccio
Non sappiamo, siamo stanchi di continuare a prenderlo in quel posto...
EliminaUn abbraccio zamposo
Ciao Jene,
RispondiEliminaconcordo con voi è altamente discriminatorio ed è anche una contraddizione.
Poi dicono che gli inglesi sono di mentalità aperta e con grandi vedute, mah!!!!
Un abbraccio zamposo
Dicono, ma poi alla fine non lo sono, tutto perchè il mondo deve ancora girare intorno a stereotipi inutili come l'eterosessualità dominante.
EliminaUn abbraccio zamposo
Il vostro commento finale è molto appropriato alla situazione che si è creata nel Regno Unito: spingere le persone a rifiutare la propria sessualità non è un gesto civile e tanto meno religioso.
RispondiEliminaUn abbraccio
Svicola il problema da una par4e e dall'altra, per confondere le acque ,la cruda realtà resta sempre immutata sulla pelle di innocenti...
RispondiEliminaBrave Jene, sbranate!!!!!
Grazie Nella, non molleremo mai la presa!
EliminaUn abbraccio zamposo