venerdì 1 febbraio 2013

NON SI GIOCA CON LA VITA!


"Ringraziamo il ministro, ma la protesta va avanti". Le organizzazioni dei ginecologi e delle ostetriche hanno confermato lo sciopero (che sarebbe il primo in assoluto) delle sale parto, annunciato per il 12 febbraio con il blocco per tutti i parti programmati, al termine dell'incontro avuto oggi con il ministro della Salute, Renato Balduzzi.

"Ringraziamo il ministro per la rapidità della convocazione e per la sua disponibilità ad ascoltare le nostre richieste - spiegano in una nota le associazioni Fesmed, Aogoi, Sigo e i chirurghi dell'Acoi - . Abbiamo ribadito che la nostra protesta è rivolta soprattutto ad attrarre l'attenzione di tutte le forze politiche affinchè si facciano carico di inserire nei rispettivi programmi di governo la problematica del contenzioso medico legale e introdurre i correttivi necessari per raffreddarlo, contenendo così il fenomeno della medicina difensiva, e contemporaneamente affrontare e risolvere i problemi della sicurezza dei punti nascita nell'interesse della salute e del benessere della mamma e del bambino".

Al momento, dunque, annunciano le associazioni, "la disponibilità del ministro non può essere considerata un elemento sufficiente e risolutivo per poter farci recedere dalla nostra ferma intenzione di proclamare lo sciopero per il 12 febbraio". La decisione sarà formalizzata lunedì prossimo. Intanto però gli operatori rilevano che in nessuno dei programmi elettorali presentati dai partiti si fa riferimento alla questione delle denunce in campo sanitario, che è uno dei temi centrali della protesta insieme alla messa in sicurezza dei punti nascita e al problema della obbligatorietà da parte delle aziende sanitarie di assicurarsi.

Il ministro, affermano i ginecologi, "ci ha proposto di compiere insieme un percorso di collaborazione finalizzato alla stesura del Decreto attuativo previsto dalla legge Balduzzi, apportando miglioramenti che possano renderlo più incisivo riguardo alle problematiche sollevate. Restiamo ora in attesa - concludono - che alle parole del ministro seguano i fatti e che le forze politiche diano dei segnali di interesse. La protesta continua".
(Repubblica)

Come Jene ci chiediamo perché il ministro Balduzzi non denunci in toto queste associazioni e tutti i medici, dal momento che potrebbe farlo senza problemi.
Capiamo benissimo che ci sono tanti punti su cui discutere che riguardano la sanità ma si può parlarne e cercare soluzioni senza giocare sulla pelle dei pazienti.
Cosa accadrà il 12 Febbraio se una donna o un neonato avessero bisogno di cure urgenti?
Se per caso dovesse accadere qualcosa i signori medici che vogliono scioperare faranno bene a sparire, perché non credo che i padri e le famiglie delle madri e dei bambini saranno disposti ad accontentarsi di un “scusate ma stavamo scioperando”.




19 commenti:

  1. sciopero?? medici che fanno sciopero??? con tutto il rispetto, ma i pazienti?? come avete fatto presente voi, se una donna deve partorire proprio il 12? i bambini non stanno mica ad aspettare che loro abbiano finito, quando nascono nascono. forse non si rendono conto delle responsabilità che comporta la loro professione. certo hanno il diritto di protestare, ma non così, così ci rimette solo chi ha bisogno... non c'è un altro modo?
    un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per noi ci sono tanti modi: ad esempio possono scegliere un rappresentante e farlo parlare con sindacati, superiori, direttori sanitari...
      Guarda tra un pò ci manca solo lo sciopero della polizia o dei pompieri, è assurdo!
      Un abbraccio zamposo

      Elimina
  2. Stanno succedendo delle cose incredibili...tutti hanno diritto a poter protestare ma sicuramente non sulla pelle delle persone, in questo caso mamme e bambini, alle quali, alla fine, non pensa mai nessuno.
    Sono la figlia di un medico e ricordo bene i tempi in cui la medicina era ancora una missione per la vita, e i malati erano prima di tutto persone...adesso la medicina è un modo per guadagnare uno stipendio e i malati sono numeri da tagliare...
    Ciao, buona giornata .
    Antonella

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Allora nessuno meglio di te su questo blog può capire quanto è assurdo questo sciopero: i veri medici di un tempo non avrebbero mai giocato sulla pelle delle persone, avrebbero lavorato anche senza fondi.
      Un abbraccio zamposo

      Elimina
    2. Non potete capire cosa significava in quegli anni vivere nella casa con un medico, non esistevano i sabati e le domeniche, bisognava essere sempre presenti perchè non c'erano guardie mediche o turni, si era in SERVIZIO anche di notte e quante volte suonava nel cuore della notte il telefono o il campanello e mio papà, e come lui i suoi colleghi, si alzava e andava dai suoi clienti, magari anche a piedi in sentieri di montagna. Io ho visto mio papà commuoversi quando venivano a mancare dei pazienti, e non l'ho mai sentito lamentarsi...per me questi non sono medici ma persone che aspettano la fine del mese per lo stipendio senza un minimo di umanità.
      Scusate lo sfogo. Un abbraccio a tutti.
      Antonella

      Elimina
    3. Grazie a te invece per averci reso partecipi di questa parte della tua vita, ci ha fatto davvero tanto piacere.
      Un abbraccio zamposo

      Elimina
  3. Protestare è giusto, ma il modo in cui si protesta dev'essere ponderato.
    Non me la sentirei se fossi un medico di mettere a repentaglio la vita di tante mamme e nascituri.
    Un abbraccio
    Beatrice

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti, potevano protestare in altri modi.
      Un abbraccio zamposo

      Elimina
  4. Appunto, non si gioca con la vita: mi sta bene lo sciopero ma non a scanso della salute dei pazienti specie se questi sono bambini.
    Bravi come sempre ragazzi!

    RispondiElimina
  5. A questo punto mi chiedo se la polvere bianca che questi signori mettono nel caffè sia davvero zucchero. Questi medici dubbi dimenticano il giuramento di Ippocrate: "Giuro per Apollo medico e per Asclepio e per Igea e per Panacea e per tutti gli Dei e le Dee, chiamandoli a testimoni che adempirò secondo le mie forze e il mio giudizio questo giuramento e questo patto scritto. Terrò chi mi ha insegnato quest' arte in conto di genitore e dividerò con Lui i miei beni, e se avrà bisogno lo metterò a parte dei miei averi in cambio del debito contratto con Lui, e considerò i suoi figli come fratelli, e insegnerò loro quest'arte se vorranno apprenderla, senza richiedere compensi né patti scritti. Metterò a parte dei precetti e degli insegnamenti orali e di tutto ciò che ho appreso i miei figli del mio maestro e i discepoli che avranno sottoscritto il patto e prestato il giuramento medico e nessun altro. Scegliero' il regime per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio, e mi asterrò dal recar danno e offesa. Non somministerò a nessuno, neppure se richiesto, alcun farmaco mortale, e non prenderò mai un' iniziativa del genere; e neppure fornirò mai a una donna un mezzo per procurare l'aborto. Conserverò pia e pura la mia vita e la mia arte. Non opererò neppure chi soffre di mal della pietra, ma cederò il posto a chi è esperto di questa pratica. In tutte le case che visiterò entrerò per il bene dei malati, astenendomi ad ogni offesa e da ogni danno volontario, e soprattutto da atti sessuali sul corpo delle donne e degli uomini, sia liberi che schiavi. Tutto ciò ch'io vedrò e ascolterò nell'esercizio della mia professione, o anche al di fuori della della professione nei miei contatti con gli uomini, e che non dev'essere riferito ad altri, lo tacerò considerando la cosa segreta. Se adempirò a questo giuramento e non lo tradirò, possa io godere dei frutti della vita e dell' arte, stimato in perpetuo da tutti gli uomini; se lo trasgredirò e spergiurerò, possa toccarmi tutto il contrario."
    Se vengono meno al giuramento non solo tradiranno se stessi ma anche la vita stessa.
    ciao:)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione, perfettamente ragione: speriamo che nessuno di questi medici venga meno al loro giuramento.
      Un saluto zamposo

      Elimina
  6. Ciao ragazzi, posso solo darvi ragione. Scusate se sono breve ma ho tantissimo lavoro da fare...
    Un abbraccio!

    RispondiElimina
  7. no vabbè...questi non solo hanno i posti pubblici ove timbrano e fanno quello che vogliono, non vengono mai cacciati anche se sbagliano e la maggior parte delle volte fanno il loro lavoro male, si lamentano pure.
    Allora gli operai ecc....cosa dovrebbero dire e fare? mah!!!!
    un abbraccio zamposo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. gli operai la prendono sempre in quel posto, purtroppo.
      Se questi medici vogliono protestare, che offrano cure gratuite a tutti!
      Un abbraccio super zamposo

      Elimina
  8. Pazzesco.
    Sono io il primo a essere dalla parte dei lavoratori quando essi scioperano, ma c'è un limite a tutto. Un conto è fare un corteo, occupare una fabbrica o fare un sit in; queste sono attività che creano disturbo ma danno modo di far valere le proprie ragioni.
    Ma togliere il diritto di essere aiutati a persone in difficoltà che necessitano cure e assistenza nel parto è da veri irresponsabili.
    Bel post, a presto =)

    RispondiElimina
  9. "Il presidente della Società italiana di ginecologia (Sigo), Nicola Surico, dice che si tratta di una scelta estrema e non priva di rischi sanitari. Saranno garantite le emergenze".... -
    C'è follia in tutto questo, c'è un'enorme consapevolezza del rischio, e poi chi lo stabilisce il confine dell'emergenza?
    Ho letto che " Il Tribunale per i diritti del malato pur comprendendo le ragioni dei medici non approva la scelta di scaricare sui cittadini le conseguenze della protesta."
    E ci mancherebbe altro!

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...