domenica 10 febbraio 2013

IL PERFEZIONISMO UCCIDE LE DONNE

Il perfezionismo, in alcuni casi, può essere la conseguenza di un’errata concezione della realtà, di come le cose dovrebbero essere, secondo il proprio modo di vedere le cose.
Ma non è detto che certe convinzioni siano tutta farina del proprio sacco. Più spesso, infatti, sono modi di pensare o fare acquisiti e che, tuttavia, si riflettono in negativo sulla propria vita.

Tra i molti, uno studio condotto su oltre 1.000 donne ha posto l’accento su due aspetti delle manie di perfezionismo che coinvolgono l’insoddisfazione per il proprio corpo e i disturbi alimentari.
L’uno agisce sull’immagine del corpo ideale e quanto una persona possa fare per raggiungere questo anelato obiettivo; l’altro è strettamente legato agli errori e le opinioni altrui. Entrambi, tuttavia, sono coinvolti nell’aggravamento di comportamenti a rischio.

Lo studio che ha visto il coinvolgimento di un folto numero di donne di età compresa tra i 28 e i 40 anni è stato condotto dai ricercatori australiani della Flinders University, di Adelaide.
Le partecipanti, cui era stato misurato loro il BMI (l’Indice di Massa Corporea), andavano da un valore minimo di 14 a un massimo di 64.
In tutti i casi in cui i valori erano ai margini da quello che è considerato un BMI nella norma, le partecipanti mostravano una maggiore differenza tra quella che era l’attuale forma del proprio corpo e quella che invece era l’immagine ideale.

Nonostante l’esatto ruolo del perfezionismo nei confronti dell’immagine ideale del corpo non sia stato definito con chiarezza, ciò che la dottoressa Tracey Wade e la dottoressa Marika Tiggemann hanno appurato è che il perfezionismo è riconosciuto come un fattore importante nei disturbi alimentari. Le donne che desideravano un più basso BMI e una minore dimensione del corpo tendevano infatti a essere più preoccupate di commettere errori, più preoccupate per l’organizzazione e nutrire più dubbi su di sé che tutte le altre.

I risultati completi dello studio sono stati pubblicati sulla versione online della rivista Journal of Eating Disorders di BioMed Central, e suggeriscono pertanto come dietro allo sviluppo di disordini alimentari e comportamenti a rischio, o compulsivi, vi sia il perfezionismo, quale visione distorta di quello che dovrebbe essere l’immagine ideale del proprio corpo.
«Mentre per alcune il perfezionismo è normale e necessario, si può trasformare al tal punto che diventa un circolo inutile e vizioso– spiega la dottoressa Wade – Sapendo che il perfezionismo di qualsiasi tipo è un fattore di rischio per i disturbi alimentari, il suggerimento è affrontare le clienti con un atteggiamento del tipo “tutto o niente”, aiutandole a diventare meno coinvolte nel definire la loro autostima in termini di capacità di raggiungere standard elevati».
(La Stampa)

E se come società imparassimo a dare il giusto valore alle donne, a dare loro più libertà, a farle sempre sentire belle, speciali e preziose perché sono loro e non per come le vorremmo, se le rispettassimo sul serio le cose non andrebbero meglio?


16 commenti:

  1. Io sono una 46, non sono una che mangia molto in realtà, la mia ciccia è data soprattutto da una digestione lenta e anche da un fattore ereditario...però non vorrei mai essere magrissima, non mi piace nemmeno, certo vorrei un po' di trippettina in meno...però diciamoci la verità, già la vita è amara, se poi devo rinunciare anche a qualche cioccolatino ogni tanto, che vivo a fa? ;) hihihihih
    Comunque è vero che la società mette certi stereotipi, ma poi sta a noi piacerci ed accettarci per quello che siamo. Non si può vivere sperando di essere ciò che non si è.
    Un abbraccio e buona domenica

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    1. Infatti è vero, solo accettandoci tutti senza essere schiavi dell'estetica imposta possiamo scoprire il tesoro che c'è in noi ed essere persone migliori.
      Un abbraccio zamposo

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  2. Andrebbero sicuramente meglio. Il vostro è un discorso lungo e complesso ma bisognerebbe almeno considerare di proporre altri modelli di paragone...le donne vere non sono quelle che vediamo sulle passerelle delle sfilate, o sui cartelloni pubblicitari o in televisione a fare la veline, perchè non iniziare a proporre immagini di donne vere così come siamo, magari con un chiletto in più sui fianchi o un po' di pancetta sicuramente si creerebbero meno complessi in adolescenti e donne adulte...ma proponiamo delle belle donne sane e che hanno voglia di gustare del buon cibo senza paura di ingrassare. E poi proviamo a sostituire il modello di donna a cui aspirare da fisico a etico - morale-culturale, una bella mente, una giusta dose di cultura e simpatia è talmente coinvolgente che non ti lascia nemmeno il tempo di soffermarti sull'aspetto fisico
    Le prime che devono imparare ad amarsi così come sono sono proprio le donne, quando rincorriamo a qualsiesi costo la perfezione fisica siamo le prime a sminuirci. Dobbiamo imparare a volerci bene così come siamo.
    Ciao, buona domenica.
    Antonella

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    1. Possiamo dirti una cosa? Il tuo discorso è un post nel post e non fa una grinza.
      Hai toccato altri tasti giustissimi, per cui meriterebbe discutere non solo on line, ma anche off line per insegnare alle donne che amarsi e accettarsi senza seguire gli stereotipi è il primo passo per la felicità.
      Un abbraccio zamposo e grazie per questo ricchissimi intervento

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    2. Scusate, ho esagerato. E' che in questo periodo sono molto sensibile all'argomento perchè ha una figlioccia adolescente leggermente in carne e vorrebbe essere filiforme....Scusate ancora!
      Antonella

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    3. Non devi affatto scusarti, hai fatto bene a esprimere il tuo parere: se ti siamo sembrati critici nei tuoi confronti non era nostra intenzione; anzi fai bene a preoccuparti per la tua figlioccia e come dici tu troppe ragazzine "in carne" rischiano di rovinarsi la vita per seguire un modello che non appartiene alla realtà.
      Un abbraccio zamposo

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  3. La vostra conclusione, cari ragazzi, è quanto poteva esserci di più giusto e adeguato per questo tema così delicato.
    Di battaglie come donne ne abbiamo ancora tante da combattere, purtroppo.
    Un abbraccio a tutti

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  4. Ho sempre pensato che l'imperfezione sia un qualcosa in più.
    Mi spiego meglio: i denti accavallati della Rossellini erano un punto di forza, facendoseli raddrizzare ha perso il suo fascino.
    Dovremmo smetterla di piegarci al conformismo e cercare la bellezza e il fascino nelle nostre imperfezioni.
    Ciao:)))

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    1. Verissimo, condividiamo al cento per cento la tua opinione.
      Un abbraccio zamposo

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  5. lo ammetto, sono una perfezionista, ma al contrario. ho una corporatura esile e sogno curve che non avrò mai, quindi sconvolgo il mio povero stomaco passando da giorni in cui mi abbuffo cercando di ingrassare a giorni in cui non tocco cibo perchè sono ancora piena dal periodo precedente. finisce così che non raggiungo mai il mio obbiettivo e non mi piaccio. e avere parenti che colgono ogni singola occasione per farmi notare quanto sono magra mi aiuta solo a sentirmi ulteriormente sbagliata. eh, a ognuno il suo complesso...
    un abbraccio

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    1. Ecco, non farti del male per niente: impara che sei bellissima così come sei, valorizza i doni che hai e infischiatene dei parenti!
      Un abbraccio zamposo

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  6. Per esperienze personali che voi conoscete bene, sapete che ho fatto della perfezione fisica una cosa di cui non mi interessa proprio niente: per me la vera perfezione devi raggiungerla dentro di te!
    Un abbraccio

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  7. Come in tutte le cose ci vorrebbe il giusto equilibrio...
    L'eccessiva ricerca del perfezionismo alla fine diventa patologico.

    Un caro saluto anche a voi!

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  8. Il problema è che i modelli televisivi e non solo, associano una determinata immagine di donna al successo: da qui la nevrosi di essere troppo grasse o troppo magre, di avere le tette troppo piccole e le labbra troppo sottili. Tutto questo ha dato vita ad una generazione di mostri non solo culturali e sociali, ma anche estetici (basti pensare alle mummie con la faccia tirata, alle facce gonfie come canotti, alle donne scheletriche)!

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    1. Hai ragione Nina, i media sono al primo posto nella propaganda di una donna sbagliata, che non può essere se stessa e deve sottostare a dei canoni fuori dal mondo.
      Un abbraccio zamposo

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