giovedì 10 gennaio 2013

E NON C'E' NIENTE DA DIRE


Questa mattina la caccia nella savana ha portato i suoi frutti e quali frutti!
Gironzola per il web, arriviamo da una nostra vecchia conoscenza che chiameremo AP, famoso per essere uno dei molti omosessuali che girano per la rete con poche idee e tutte confuse.
L’idea di oggi riguarda la nuova campagna contro l’omofobia: gliene fosse mai andata bene una, noi Jene non capiamo se AP sia contro o a favore degli spot contro l’omofobia.
La campagna di cui parliamo si trova a questo link.

A noi sembra una campagna ineccepibile; sarà che l’ha creata una donna, ma stavolta è chiara, semplice e ben fatta e mette tutti i puntini sulle i.
Ma... Secondo voi AP è d’accordo?
Ma certo che no e nel suo pensiero si delinea il pensiero di troppe persone omosessuali che gridano alla discriminazione ma si discriminano per primi.

-Sul sito del dipartimento per le pari opportunità si legge purtroppo un comunicato, sessista nella grammatica la nuova campagna di informazione e sensibilizzazione contro ogni forma di atto discriminatorio nei confronti degli omosessuali; e le omosessuali? Le donne?
Già e le donne? AP è grammatica, ma l’avrai studiata alle elementari la grammatica italiana o no? Allora, non c’è la parola omosessuala, omosessuale è una parola omnicomprensiva che riguarda uomini e donne.
E’ come dire edificio: si può intendere tanto una casa (femmina) quanto un grattacielo (maschio) ma sempre edificio è; se non capisci maschio e femmina ricorda fiocchetto azzurro e fiocchetto rosa, magari ti è più semplice.

-Uno degli obiettivi principali della Campagna(...) è di continuare a promuovere la “cultura del rispetto”: il rispetto della persona, dei diritti e delle differenze.
Purtroppo non c'è rispetto della persona se non c'è il rispetto della coppia... 
Jena Juris ci fa presente che la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo comincia così: tutti gli uomini sono nati uguali...
Non tutte le coppie. AP, prima nasce l’individuo e un giorno due individui possono scegliere di formare una coppia ma non è neanche detto e se non sei d’accordo riscrivi tu la Dichiarazione.

-Anche la felice scelta lessicale del pay off sì alle differenze no all'omofobia viene rimangiata dal trito aggettivo diverso usato per riferirsi alle persone omosessuali o a quanti e quante vengono percepiti come fuori dalla norma.
Ascolta AP, ma come dobbiamo farci chiamare: trillino e trillina? Gay no, lesbica no, omosessuale non va bene... Vedi tu e in ogni caso sei tu che ti percepisci fuori dalla norma perché hai un concetto di normalità totalmente confuso.

-L’esortazione della Campagna è forte e chiara: “Sì alle differenze. No all’omofobia.” ...non sono davvero mostrate nello spot.
No? Aspetta un attimo, ma tu che spot hai visto? Alto, basso, gay, lesbica, rosso, mancino, intonato... E non sono differenze queste?
AP, tu sei più largo che alto, io Jena che ti scrivo sono alto e magro: non è una differenza questa? Dai, mancava solamente il Grande Puffo per completare lo spot!

-La retorica del Sì alle differenze. No all'omofobia si basa su uno spirito egualitario che non viene espresso denunciando le concrete discriminazioni.
AP ma se vieni discriminato sei tu che devi denunciare e per piacere comunicati meglio quando scrivi; perché se lo spot si basa su uno spirito egualitario allora questo è stato espresso, se per assurdo non si basava su uno spirito egualitario sappi che l’hanno espresso lo stesso: evidentemente la tua capacità di percezione è alterata; meno festini e a nanna presto la sera.

-Qui non siamo lontani da chi dice a me non importa nulla cosa fai a letto e con chi basta che non ostenti... quando il problema è proprio la intolleranza di una visibilità che si reputa spontanea e non ostentata solamente alle coppie eterosessuali.
Guarda ti ragguaglio rapidamente: nemmeno le coppie etero che fanno sesso per strada sono accettate e non è discriminazione ma buona educazione.
Il sesso si fa tra le mura di casa (o in albergo, in auto, ma comunque al chiuso) e non è carino ostentare a destra e a sinistra con chi sei andato a letto e cos’hai fatto: sappi che al resto del mondo non interessa.

-Mostrare le persone omosessuali esclusivamente come individui, non mostrarle mai con un o una partner vuol dire ignorare la questione della visibilità.
Solo nell'ambito della coppia l'omosessualità smette di essere una etichetta astratta e diventa una parte concreta dell'identità non solo sessuale di ognuna e ognuno di noi.
AP, ma che cazzo stai dicendo?!
Una persona non è omosessuale se non sta in coppia? E’ come dire “una persona non è tale se non ha un compagno/compagna”: ma stai delirando?
L’etichetta sei tu che te la stampi, la discriminazione nasce prima di tutto dalla persona che non si accetta.

-Perciò dire, come fa lo spot, che l'omosessualità è normale come l'altezza o il colore dei capelli è un modo per svicolare e non affrontare l'argomento omofobia che riguarda tante forme diverse di discriminazione e vessazione.
Ma l’omosessualità è normale, è una caratteristica dell’individuo tanto quanto l’eterosessualità.
Se poi volevi parlare davvero di omofobia allora porta esempi concreti, non fermarti alla solita trita etichetta “io porto i pantaloni rosa” (è meglio che togli lo stupido ban dal momento che il ragazzo in questione non era gay e non è stato vittima di omofobia. Ah già ma ora è venuta la moda che l’omofobia avviene anche fra etero) o al sentito dire.

Insomma, per concludere: questa campagna può funzionare se tutte queste persone (gay o etero non fa differenza) smettessero di percepirsi sempre come vittime, si percepissero come individui e cominciassero a considerare le differenze come una ricchezza, una caratteristica che fa di ogni individuo una persona unica e speciale.
AP: bocciato!




14 commenti:

  1. Già visto, già sentito: di tipi come AP ne conosco quanti ne volete!
    Ad esempio, io sono una persona e come persona mi vedo nel mio insieme fatto di tante caratteristiche ma c'è chi mi dice: no, tu devi vederti come lesbica o come invalida o come donna.
    Ora, ma nessuno capisce che queste tre cose sono solo piccole parti del mio essere persona e non i fulcri?

    Avete fatto bene a ribattere punto su punto a questo AP perchè quello che scrive porta alla discriminazione e all'isolamento delle persone (ah sì ecco, la storia delle coppie ancora mi è oscura).
    Vi meritate un bell'applauso!
    Un abbraccio
    Mel

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    1. A quanto pare no, cara Mel, ci sono persone che devono a tutti i costi mettersi un'etichetta e poi se ne lamentano.
      Lascia perdere il discorso della coppia, è una gran bella castroneria di AP.
      Un saluto!

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  2. Care Jene, questo post denuncia contro chi vuole categorizzare e discriminare è perfetto in un periodo come questo.
    Le persone come AP si discriminano in primis e poi si lamentano: se solo si togliessero i paraocchi e capissero che la realtà non ha bisogno di etichette sarebbe molto meglio.
    Un saluto
    Beatrice

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    1. Siamo perfettamente d'accordo con te,
      passa una buona giornata

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  3. Concordo, soprattutto quando parlate di ostentazione. Io sono etero, però odio le coppie etero che devono per forza procreare in pubblico è questione di cattivo gusto, educazione e rispetto, naturalmente prescinde dall'orientamento sessuale.
    Però una cosa non ho mai capito quando si associa il termine "paura del diverso", ma paura di cosa? Una persona omosessuale è uguale a me, non vedo una differenza in lei che possa portarmi ad avere paura, credo che questo sia un termine ed un concetto errato, io non ho paura degli omosessuali, nemmeno di chi ha un handicap o i capelli di un colore diverso, che è mancino...ciò il mondo è bello perché è vario e tutte le persone posso dare tanto. Essere omosessuali non è essere diversi a mio avviso sono tutti essere umani, quindi questa paura del diverso di cosa, non ho mai visto un omosessuale mangiarsi qualcuno. Secondo me, posso sbagliare, ma si dovrebbe smettere di classificare la gente come diversa. Perché se dovessimo parlare di paura del diverso, dovremmo avere tutti paura degli altri, perché tutti siamo diversi.
    Un abbraccio a tutte le Jene della savana ;)

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    1. Guarda cara Audrey, sai una cosa?
      Nemmeno noi capiamo tutta questa storia del diverso: se è per questo, come diciamo sempre, siamo tutti diversi uno dall'altro ma mica in senso negativo!
      Tu puoi essere bionda, noi castani, un altro moro... E allora?
      Hai ragione tu, stop a queste classifiche altrimenti non si va avanti!
      Un abbraccio a te!

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  4. Mi piace il vostro blog, mi piace il vostro pensiero lo trovo..... originale, ironico, di singolare suggestione e intensità....
    Apprezzo questo blog e mi complimento con voi,mie care Jene!:)
    Ciao Luci@

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    1. Grazie Lucia, anche a noi il tuo blog piace molto perchè è espressivo e pieno di personalità.
      Ripassa quando vuoi e buona serata!

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  5. Ciao Jene, approfitto subito del vostro post e dico la mia.
    A me non piace l'ostentazione.Voglio essere chiara. Se sono accompagnata non è che mi devo strusciare al mio uomo per rendere pubblico il fatto che siamo insieme.
    Se sono innamorata non è necessario che su una panchina nel parco pubblico mi avvinghi e mi faccia palpare per far vedere a tutti quanta passione c'è. Se sono gay o lesbica non ne faccio una bandiera per sventolare la mia diversità, altrimenti mi ghettizzo io per primo. Io sono piccoletta, una mia amica è una pennellona. Siamo diverse? No. Siamo uguali.
    Un abbraccio:))

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    1. Hai perfettamente espresso il nostro pensiero: le differenze sono solo in chi vuole vederle ma in realtà siamo tutte persone, ciascuna particolare perchè unica e nonostante tutto uguale al resto dell'umanità perchè persona.
      Grazie per esserti iscritta anche tu nel forum, ti diamo il nostro benvenuto e un saluto dalla savana!

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  6. AP capisce sempre c...o per palazzo. Io non capisco tutto questo bisogno di approvazione, quando conosco una persona non mi interessa sapere con chi va a letto ma se umanamente è una bella persona. Il concetto di diversità per me non esiste, ogni persona è unica ed irripetibile, la diversità è un valore aggiunto. Sono gay ma prima di tutto sono una persona che esiste in quanto tale e non come appendice di un'altra e le manifestazioni di affetto esplicito preferisco che vengano fatte lontane da occhi indiscreti. Ci vuole il senso della misura in tutto quello che si fa!
    Grazie per avermi fatto Jena onoraria :)

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    1. Hai detto bene, ci vuole il senso della misura e bisogna riconoscere che siamo tutte persone e quindi uguali anche se l'aspetto, le idee, la lingua o la sessualità possono cambiare da individuo a individuo.

      Il titolo di Jena onoraria te lo sei meritato!
      Un abbraccio :-)

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  7. Ciao Jene, ma io tutta questa storia del diverso non la capisco...non la capisco nel senso che considero tutti uguali in quanto esseri umani ma nel contempo tutti diversi in quanto singoli uomini.
    Ed è proprio la diversità che ci fa unici, particolari e preziosi, è la diversità che ci caratterizza e ci distingue uno dall'altro ma questa diversità non può essere strumento di emarginazione...sarebbe come se io venissi emarginata perchè porto gli occhiali. Quello che io non sopporto invece è l'ostentazione, il calcare su quello che si sa già che normalmente è considerato diversità e quindi enfatizzarlo...ecco questo mi urta e mi da terribilmente fastidio e spiega anche perchè poi certe categorie vengono considerate diverse. Per fare un esempio pratico provate a buttare l'occhio sulla fotografia che c'è sulla prima pagina di Libero sta mattina. Direi che ognuno può fare quello che vuole ma conservando un po' di buon gusto perchè se gli omosessuali hanno tutto il sacro santo diritto di vivere la loro omosessualità (che personalmente non considero n una diversità) anche tutto il resto del mondo ha diritto alla decenza.
    Ciao, buona giornata a tutti.
    Antonella

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    1. Ciao Antonella abbiamo visionato Libero come ci hai suggerito e sì, abbiamo compreso in pieno il tuo messaggio: peccato che la decenza ultimamente sia come l'aria condizionata sulle macchine utilitarie, ovvero un optional.
      Guarda, anche noi non comprendiamo perchè bisogna calcare la mano su "differenze" che non ci sono.
      Insomma, ma cos'è importante: rosso, biondo, alto, basso, uomo, donna, gay, etero... Oppure è importante che siamo tutte persone con gli stessi diritti e doveri e che quindi siamo uguali?
      Un abbraccio e buona giornata!
      Jene

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