lunedì 23 gennaio 2012

L'FBI CHIUDE MEGAUPLOAD, SCOPPIA LA GUERRA PER INTERNET

Durante il dibattito su Sopa e Pipa l’Fbi ferma e chiude Megaupload, uno dei più grandi siti di file sharing su scala mondiale. Il fondatore del sito e gli altri responsabili sono stati accusati di aver violato le leggi sulla pirateria.
Il  procuratore federale ha accusato l’azienda di aver violato la legge sul copyright, causando alle aziende danni per 500 milioni di dollari.
Megaupload ha replicato che è sempre stata diligente nel rispondere ai reclami su materiale pirata, rimuovendo i contenuti. Il Wall Street Journal riferisce che l’azione dell’Fbi, secondo gli agenti, non è in nulla collegata alle proposte di legge sulla pirateria attualmente in discussione. Kim Dotcom, precedentemente noto come Kim Schmitz, e gli altri tre responsabili sono stati arrestati in Nuova Zelanda, su richiesta dei funzionari degli Stati Uniti. Due altri indagati sono in libertà. Il caso Megaupload farà scalpore perché il sito e il suo database erano di grandissime dimensioni, e per il sostegno che aveva ricevuto in altri frangenti anche da celebrità, musicisti e produttori teoricamente vittime del suo successo. 
Megaupload ha sede a Hong Kong, ufficialmente il ruolo di CEO è rivestito dalla moglie del fondatore, il quale in una curiosa dichiarazione alla stampa ha detto che “il successo di Megaupload è indiscusso, se l’industria dell’entertainment vuole approfittare della nostra popolarità, può mettersi in contatto con noi in qualsiasi momento”.
Basta che un sito libero, svincolato dalle leggi USA, si trova fisicamente in uno Stato libero e sovrano come Hong Kong per evitare ogni azione di contrasto e di blocco da parte di FBI, CIA, Muta USA: invece no, l’America ha ignorato questo piccolo particolare.
Tanto per dirvene una, quando la Cina decise (per motivi discutibili, ma che non spetta a noi giudicare) di bloccare Google, non chiuse i server in America  ma si limitò a interdire il link dalla Cina ai server di Google posti all’estero. La cosa suscitò scalpore e reazioni indignate a favore della “libertà”.
Ora perchè gli americani USA non reagiscono al loro interno per ribadire la difesa di questa libertà?
Non lo fanno per due semplici motivi:
1) si ritengono tutti padroni del mondo e di “diritti” che si sono costruiti su misura per dominare il resto del mondo
2) non è un popolo libero, perchè la loro famosa democrazia è in realtà pesantemente condizionate dallo strapotere delle lobbies che essi stessi hanno provveduto a costruire per dominare il mondo.
Forse non lo sapete ma i proprietari di Megaupload pagavano alle aziende cinematografiche e musicali la metà dei soldi degli abbonati per i diritti d'autore quindi la manovra dell’FBI non si spiega se non in vista della legge bavaglio e delle lamentele delle industrie cinematografiche e discografiche.
Signori belli, passa la legge bavaglio? Preparatevi a perdere un sacco di soldi, perchè le persone non pagheranno 40/50 euro per un dvd o un cd.
La guerra del web la perderete, state pur tranquilli. Internet è libero, l’ha dimostrato la battaglia che avete già perso contro Wikipedia.

Come Jene vorremmo ricordare agli Usa che hanno problemi più gravi a cui pensare di Megaupload, come fermare Al Qaeda che li sta ancora prendendo per il culo, fermare adolescenti spostati che entrano a scuola armati come Rambo sparando su tutto e tutti, casi di violenza familiare in continuo aumento, guerre che non sono loro ma vengono combattute per garantire "la libertà degli altri paesi" (libertà non richiesta, francamente non capiamo perchè gli Usa non si fanno mai i cazzi loro) e tanti altri esempi che ora non elenchiamo per non tediare i nostri amati lettori.







1 commento:

  1. Sono delle merde immense, hanno bloccato fileserve, filesonic, wupload e tutti gli altri... cazzo facciamoci sentire non permettiamo e questi buffoni di limitare la nostra libertà

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