venerdì 21 ottobre 2011

GHEDDAFI MORTO

MILANO - La fine di Gheddafi, dopo oltre 40 anni di potere è poco fuori un cunicolo dove s'era rifugiato. Come Saddam, anche il leader libico fino a poco fa incontrastato, ha passato gli ultimi momenti della sua vita in una buca, in quello spicchio della città di Sirte che fino a ieri era difeso dai suoi ultimi fedelissimi. Diversamente dal dittatore iracheno, non ha avuto processi. La sua condanna a morte è stata eseguita subito. I ribelli lo hanno identificato, catturato e, infine, giustiziato. Con un colpo alla tempia, che appare evidente nelle foto arrivate ore dopo dalle agenzie. Gli ha sparato un ragazzo, sembra, con la pistola d'oro sottratta al Raìs. Gheddafi stava fuggendo, con un piccolo convoglio di fuoristrada. Ma un drone Usa e aerei francesi lo hanno fermato insieme ai suoi ultimi sostenitori : missili della Nato hanno determinato l'inizio della fine, colpendo i mezzi in movimento. Il tentativo estremo di nascondersi è stato inutile. Ore dopo, tutti questi particolari hanno chiarito almeno in parte la dinamica dei fatti. Ma quando la prima notizia viene lanciata dall'Ansa, a metà giornata, le circostanze della morte del Raìs risultavano ancora contrastanti e incerte.

COLPITO ALLA TESTA - La certezza arriva quasi subito: «Gheddafi è morto». Ma come e per mano di chi non è subito chiaro. «È stato colpito in testa», ha detto uno dei responsabili militari del Cnt, Abdel Majid, il quale in precedenza aveva riferito che era stato catturato all'alba ed era stato ferito mentre cercava di fuggire in un convoglio attaccato da caccia della Nato. Da Misurata, un altro rappresentante del Cnt (Consiglio nazionale di transizione), Mohamed Abdel Kafi, aveva detto alla Reuters che il corpo di Gheddafi è stato trasportato in una località segreta per motivi di sicurezza. L'Alleanza Atlantica ha confermato solo di aver attaccato due veicoli militari di gheddafiani nei pressi di Sirte. Il ministro dell'Informazione, Mahmoud Shammam, ha invece riferito che Gheddafi è stato ucciso in un attaccato del Cnt. Un miliziano del Cnt ha detto di aver visto il rais nascosto in una buca che gridava: «Non sparate, non sparate» agli uomini che lo stavano braccando. Secondo un altro invece Gheddafi «ha combattuto sino alla fine».

Il corpo di PRESO IL PORTAVOCE - Anche il portavoce di Gheddafi, Mussa Ibrahim, è stato catturato vicino a Sirte. Lo ha detto Abdul Jalil al-Hakim, comandante dell'undicesima Brigata, assicurando di averlo visto con i suoi occhi. Catturati anche il figlio di Gheddafi, Mutassim, e il suo segretario, il cugino del Colonnello, Ahmed Ibrahim. Ucciso invece il capo delle forze armate Abu Bakr Yunus Jaber. Catturato inoltre nell'oasi di Cufra Daldum Mohammed Fadel, capo di una brigata del Movimento per la liberazione del Sudan, tra i leader dei ribelli del Darfour che stava raccogliendo armi e soldi per ritornare in Sudan dopo aver guidato per mesi i mercenari sudanesi che hanno combattuto al servizio di Gheddafi a Misurata e Zliten.

CADE SIRTE - Gli avvenimenenti sono precipitati con la caduta di Sirte, ultima roccaforte dei gheddafiani, in mano ribelle da giovedì mattina. «Le truppe ancora fedeli a Gheddafi sono in fuga da Sirte e ora si sta combattendo a 12 chilometri dalla città», è quanto aveva riferito un comandante del Cnt prima della notizia della morte del Raìs. «Questa mattina i nostri uomini hanno conquistato il quartiere numero 2 di Sirte dove da giorni si erano asserragliati gli uomini di Gheddafi. Una colonna composta da 40 veicoli è quindi fuggita verso ovest ed è stata attaccata dai caccia della Nato che hanno effettuato alcuni raid. Sette veicoli delle brigate di Gheddafi lungo la strada che porta a Misurata sono stati circondati dai miliziani del Cnt e con i quali hanno ingaggiato un violento scontro a fuoco».
(da Corriere della Sera del 21 Ottobre)

Rimane una sola domanda: dopo la caduta di Gheddafi la Libia sarà finalmente libera?
E in tutta questa bagarre come si comporterà il nostro Premier, grande amico del Dittatore Libico?


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