giovedì 11 agosto 2011

DAL VANGELO SECONDO TREMONTI: VERRA' UNA NUOVA FINANZIARIA

Dal Vangelo secondo Tremonti agli Italiani.


Tassazione delle rendite finanziarie al 20%; interventi sulle pensioni di anzianità e sull'età per le donne nel privato, (nonostante il parere contrario della Lega); la modifica dell'articolo 81 della Costituzione. E ancora: flessibilità nel mercato del lavoro ma senza abusare di contratti a tempo determinato diritto a licenziare.
Questi in sintesi i punti allo studio del governo illustrati dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti alla Commissioni della Camera.
Tremonti, nel corso della replica dell'audizione in Parlamento, precisa che "l'ipotesi di riduzione degli stipendi pubblici è stata fatta in sede europea ma noi non abbiamo intenzione di ridurre gli stipendi" nella pubblica amministrazione.
(Skytg24, 11 Agosto 2011)
Ovviamente, perchè invece gli stipendi degli operai e dei precari possono sempre essere ridotti.
Ma proseguiamo con questa nuova rivelazione dell'Evangelista Tremonti:

Per il mercato del lavoro l'ipotesi da mettere in campo è "una spinta alla contrattazione a livello aziendale, con il superamento del sistema centrale rigido" ma anche "il licenziamento del personale compensato con meccanismi di assicurazione più felici" (Skytg24)
Se il sistema di assicurazione felice è fare la fila alla Caritas non si preoccupi signor Tremonti, gran parte degli Italiani ne fa già parte.

"L'articolo 81 della nostra Costituzione non costituisce un caso di successo" ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, durante l'audizione davanti alle Commissioni congiunte di Affari costituzionali e Bilancio della Camera e del Senato. "Lo dobbiamo cambiare", ha aggiunto il titolare del Tesoro, perché "trova difficoltà a funzionare" (Skytg24)
Stavolta si è dimenticato la vaselina, signor Ministro, il popolo italiano sentirà molto male.




Se Tremonti voleva far ritornare l’Italia al Medioevo e trasformare i lavoratori in servi della gleba poteva dirlo subito. Ci saremmo risparmiati anni di tagli a pensioni, scuola, sanità, finzianziarie creative e tanti buchi nella cintura da stringere.

Sarebbe interessante proporre le sue idee usandole però verso i politici. Lasciamo che possano essere licenziati liberamente, che i loro stipendi vengano ridotti a seicento euro al mese, che perdano le pensioni e che paghino molte più tasse di quelle che non pagano. Eliminiamo la corruzione. Mettiamo al Governo qualcuno di veramente intelligente che sappia dare una scossa al paese.
L’Italia diventerebbe più ricca e produttiva che mai.
Caro Tremonti, per caso ha offerto il suo cervello alla scienza, la scienza non l’ha voluto e per questo è finito col fare il Minostro delle Finanze?
Faccia una cosa utile per il paese, si dimetta insieme a tutti i suoi amici che scaldano inutilmente le poltrone del Parlamento e del Senato, ridateci i soldi che ci avete portato via, rinunciati alle pensioni e lasciate che l’Italia possa rimettersi in piedi.
Ma tanto non lo farete mai, il vostro è uno dei lavori migliori del mondo: pochi rischi e troppi soldi.









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