sabato 13 agosto 2011

COME UCCIDERE UN PAESE IN SETTE GIORNI


Il Consiglio dei Ministri, convocato d'urgenza a Palazzo Chigi nella serata di venerdì 12 agosto, ha varato il decreto con le misure per fronteggiare la crisi. "Una somma importante: 20 miliardi di euro per il 2012 e 25,5 per il 2013", ha spiegato il premier Berlusconi.
In mattinata, nel corso dell'incontro con gli enti locali, che hanno criticato duramente la manovra, Berlusconi aveva già annunciato nuovi tagli nel 2012 e nel 2013 per 45 miliardi.

"L'invito avuto dalla Bce" ha detto Berlusconi "Era quello di anticipare il pareggio del bilancio previsto nel 2014 al 2013. Avevamo detto che la nostra intenzione era di farlo bene e presto - ha aggiunto - e questa sera c'è stato il voto all'unanimità del Cdm su questa manovra che va nella direzione che la Bce aveva auspicato e che ha consentito alla Bce da lunedì di intervenire sui mercati secondari di intervenire sui nostri titoli. Il provvedimento è equilibrato, si compone di tagli e di imposizioni" ha aggiunto il Premier "Il nostro cuore gronda sangue, era un vanto del governo non avere mai messo le mani nelle tasche degli italiani ma la situazione mondiale è cambiata. Siamo addolorati, ma soddisfatti per questa manovra. Non credo ci sarà bisogno di apporre la fiducia".


"Abbiamo fatto in 7 giorni la manovra: se c'è un caso di necessità e urgenza per un decreto è questo, data l'emergenza manifestata da fuori sull'Italia. Dobbiamo fare il necessario per il bene comune"  ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, subito dopo l'intervento del premier.
(SkyTg24, 13 Agosto 2011)

La nuova manovra ovviamente prevede tagli su pensioni, sanità, scuola, pensioni di invalidità, aumenteranno le imposte e verranno eliminati quegli enti che sono considerati inutili come l'Istituto di fisica e vulcanologia, l'Isfol, l'Istituto Ente per la montagna (per chi non lo sapesse è quello che controlla dighe, sentieri, mantiene pulite le piste da sci...), l’Ice, l’Isae e tanti altri.
Insomma, se il Vesuvio erutterà e non saremo avvertiti o se ci troveremo davanti a un altro Vajont diremo grazie al Governo.
Ma, dulcis in fundo, anche a politici e dirigenti spetta una mazzata. I poverini che guadagnano ben oltre 80.000 euro netti l’anno saranno tassati del 10%.
Moriranno di fame, povera gente.

Noi Jene vorremmo far presente al Premier che il suo dolore può metterselo dove non batte il sole, senza usare la vaselina; per quanto riguarda il fatto che il Governo non ha mai messo le mani nelle tasche degli italiani però ha ragione: il Governo le sue manacce le ha sempre messe nelle borse e anche nelle mutande degli italiani, per prendere tutto il possibile.
Ora passeranno anche a cavarci il sangue dalle vene, quale sarà il prossimo obiettivo di questi figuri che ci governano?







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