lunedì 25 aprile 2011

Giovanardi, l'Ikea e i gay

Il ministro Giovanardi ha perso l'ennesima buona occasione per tenere la bocca chiusa.
Non solo ha dimostrato di non conoscere la Costituzione, ma ha dimostrato che l'omofobia dei nostri politici è più che mai viva.
L'Italia è uno stato arretrato, la cui libertà di pensiero appartiene a quattro decrepiti politici che figurerebbero bene in un museo delle cere. Ministro Giovanardi si vergogni, lei e i suoi colleghi parlate tanto di famiglia ma siete i primi a non rispettare la famiglia: i vostri bunga bunga ne sono un'eloquente dimostrazione.
Fate un favore all'Italia e agli italiani: ANDATEVENE.

Per chi volesse saperne di più riportiamo l'articolo di Francesco Merlo (Repubblica del 24 Aprile) e la risposta a Giovanardi del sig. Valerio di Bussolo.


L’Italia sta diventando il paese degli energumeni. Giovanardi si è scagliato contro l´Ikea bollando come anticostituzionale la pubblicità che “apre” alla famiglia gay. Il ministro è l´energumeno che nelle sedi istituzionali “affida alla parola” la propria ferocia. Quello che per strada aggredisce e spranga gli omosessuali è l´energumeno che “dà luogo” alla propria ferocia. La violenza è la stessa, solo espressa in maniera diversa. Nei palazzi illuminati c´è l´energumeno che vomita pregiudizi, e nei vicoli bui c´è l´energumeno che aggredisce Paola Concia e la sua compagna Ricarda, insulta le lesbiche…
L´immagine di Ikea è lieve e gentile: due ragazzi di spalle, leggeri anche negli abiti, si tengono per mano. C´è qualcosa che in nessuna famiglia è garantita: l´amorevolezza, la dolcezza, i sentimenti forti e fragili della reciprocità e della solidarietà. Chi prova e mostra simili sensibilità di cuore sta dentro la Costituzione. E non solo dentro quella italiana, ma dentro quella sovranazionale e sovrareligiosa, che all´articolo uno dice: «Sta fuori dalla Costituzione chiunque si esprima e agisca contro la tenerezza e contro l´affetto».
Solo ai Giovanardi di botte e di governo possono venire in mente gli organi sessuali e la sodomia dinanzi all´affetto e alla tenerezza. A noi vengono in mente Gesù Cristo, san Francesco o, che so?, Achille e Patroclo, Eurialo e Niso, le coppie inossidabili di cui è piena l´umanità. E anche l´erotismo di due ragazzi che si tengono per mano, se proprio lo vogliamo trovare, è fatto di cose inafferrabili, è sempre indicibile. Solo ai fanatici vengono in mente il pene e la vagina, non la sostanza dell´amore familiare ma la forma degli organi riproduttivi. Ministro Giovanardi, da quale caverna viene fuori? Altro che cristianesimo! Altro che esegesi da costituzionalista! Queste sono ossessioni fisiche da malato.
[…] Nel catalogo Ikea ci sono i bimbi neri di genitori bianchi, le unioni multietniche, le aggregazioni e le coppie di fatto: due donne che insieme montano le tende della camera da letto e due ragazzi che si tengono per mano nella normalità delle librerie Billy e degli armadi a muro Pax. Il divano Klippan è anticostituzionale? È come se noi decidessimo che gli uomini con i capelli biondi sono anticostituzionali. Dov´è l´eversione dei capelli biondi? E dov´è l´eversione degli affetti omosessuali?
Qui non ci sono palpeggiamenti, non c´è l´arte dell´eccesso alla Oliviero Toscani ma quella della normalità, e non c´è neppure la sguaiataggine oggi così diffusa. Questa è una pubblicità civile, il suo dominio è la misura. Il materiale prevalente di Ikea è il legno, la filosofia aziendale e la pubblicità puntano sull´essenzialità e sull´uguaglianza, “design democratico” lo chiamano, e forse è snob o forse è solo pubblicità scandinava, di civiltà placata e non aggressiva. Insomma non è una trovata. Semmai un aforisma francescano.

"L'Ikea non offende la Costituzione e non è contro la famiglia citata dall'articolo 29", spiega il responsabile delle relazioni esterne per l'Italia, Valerio Di Bussolo. "La Costituzione stabilisce qual è l'oggetto dei diritti, ossia quella fondata sul matrimonio, ma non definisce la famiglia tout court". Quella citata dall'articolo 29, che riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, "è una delle famiglie", dice. "Noi abbiamo a che fare con una realtà quotidiana in continua evoluzione, ci sono tipologie di famiglie molto variegate. Ikea quindi completa e aggiunge altre famiglie della realtà domestica, come quelle delle coppie di fatto, dei single, quelle composte da nonni e nonne". Tutte famiglie, queste, "riconosciute anche dall'Istat", sottolinea Di Bussolo, concludendo: "La campagna è finita e non rinneghiamo quello che abbiamo scritto".







Le famiglie Ikea


L'omofobo, una razza ancora non estinta

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