domenica 25 maggio 2014

IL CORPO UMANO IN 3D

Sembra che non ci siano più barriere alla fantasia umana applicata alle nuove stampanti 3d. Dopo le case, l'oggettistica, la pasta e i pezzi di ricambio per i motori delle auto ecco spuntare all'orizzonte nuove applicazioni, dalle torte al cioccolato alle parti del corpo umano. Per la pasticceria le 'stampate' sono già una realtà potendo contare su materiali commestibili e di facile reperimento. Più difficile, invece, la situazione nell'ambito della medicina. Qui i materiali biocompatibili sono ancora allo studio anche se la frontiera non è poi così lontana.

'Stampare parti del corpo umano non è più una cosa del futuro, è una realtà', ha dichiarato Massimo Moretti, promotore del progetto Wasp che con le sue stampanti 3D sarà tra i protagonisti della tappa bolognese di 3DPrint Hub a Exposanità, evento in programma a Bologna Fiere dal 21al 24 maggio 'Il nostro obiettivo è quello di presentare agli operatori macchine a prezzo abbordabile perché siamo convinti che sia possibile connettere il mondo dei Fab Lab, con il mondo professionale per realizzare nuove sperimentazioni', ha proseguito Moretti.

La sfida sui materiali però è ancora tutta da giocare con la ricerca di materiali per la stampa 3D che soddisfino l'obiettivo di rendere impiantabile, e quindi compatibile con il corpo umano, ciò che viene stampato. Tra le diverse 'prove' anche la stampa di materiali organici, dove su supporti cartilaginei stampati in 3D vengono coltivate cellule staminali per dar vita ad una parte che sia della stessa materia del corpo del paziente.

(diregiovani.it)


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