Sessanta scheletri adagiati uno a fianco
all'altro, vittime di una micidiale epidemia che colpì la città di Firenze tra
il V e il VI secolo d.C. È una scoperta straordinaria quella della
necropoli tardo romana affiorata durante gli scavi sotto allaBiblioteca degli
Uffizi. Una scoperta che - insieme ad altri elementi emersi durante gli scavi -
consente di riscrivere la storia della città di Firenze dall’età
tardo romana fino all’impianto architettonico vasariano della seconda metà del
XVI secolo.
«Si tratta di un documento eccezionale: la
fotografia istantanea di una catastrofe di proporzioni immani che ha
colpito Firenze in età alto medievale - spiegano dal Polo Museale Fiorentino - Una catastrofe
che ha sicuramente contribuito al noto lungo periodo di decadenza della città e
alla sua quasi scomparsa dalla storia, ma forse anche da sola sarebbe
sufficiente a spiegarlo».
I lavori vanno avanti da mesi sotto al Magliabechiano,
la sala di lettura della Biblioteca degli Uffizi attigua a piazza del
Grano, nella zona di Levante della struttura museale. Gli scavi si svolgono
nell’ambito del progetto Nuovi Uffizi e vedono impegnate ben tre soprintendenze
(Polo Museale, Beni architettonici e Beni archeologici), ma la scoperta della
necropoli alto medievale rappresenta finora la scoperta più sensazionale.
Gli scheletri ritrovati sono con ogni
probabilità vittime di un letale contagio di peste o colera che colpì
Firenze in un periodo finora poco noto della sua storia. In attesa di conoscere
i risultati delle analisi al carbonio 14 che consentiranno di datare
in maniera certa gli scheletri, gli archeologi anticipano che la disposizione
dei cadaveri, allineati secondo lo schema testa-piedi per ottimizzare lo spazio
nella fossa comune, denuncia la fretta con cui fu condotta l'operazione di
sepoltura, probabilmente a causa di un'epidemia insorgente o già in atto.
Oltre al clamore destato dal
ritrovamento, gli scavi hanno inoltre permesso di conoscere meglio la
struttura della città di Firenze in età romana: durante gli scavi sotto gli
Uffizi, infatti, alcuni saggi in profondità hanno permesso di rinvenire limi e
sabbie fluviali che indicano come l'area, posta a Sud del circuito murario
romano, fosse disabitata e periodicamente occupata dall'Arno. Quindi la
necropoli improvvisata risalente a 1500 anni fa si sarebbe sviluppata in
un'area disabitata, deputata fin dal I-II secolo al deposito di scarti e
detriti edilizi.
«Appare verosimile che l’evento
drammatico che ha determinato la realizzazione di questo cimitero d’emergenza
sia da collocare nella stagione calda - continua il comunicato del Polo Museale Fiorentino -
quando il fiume in secca si ritirava nella parte Sud dell’alveo rendendo
praticabile il suolo formato dai suoi sedimenti, depositati durante le fasi di
piena invernale in sponda destra».
Gli archeologi escludono che si possa
trattare di un eccidio della popolazione fiorentina per mano delle
invasioni barbariche, dal momento che gli scheletri non recano segni di ferite
da taglio.
Dell'epidemia dell'Alto medioevo si
sarebbe persa la memoria nel corso dei secoli successivi, quando l'area
del cimitero venne occupata dall'espansione della città di Firenze. Tra XII e
XIII secolo l’area, a seguito della necessità di nuovi spazi, viene edificata
ed urbanizzata, come denunciano alcune fondazioni murarie e pozzi di
smaltimento per liquami e acque reflue emerse durante gli scavi.
L'area assunse poi l'assetto che conosciamo con l’intervento vasariano, che abbatté il quartiere medievale per far posto alle Magistrature Granducali.
L'area assunse poi l'assetto che conosciamo con l’intervento vasariano, che abbatté il quartiere medievale per far posto alle Magistrature Granducali.
Tutta l'operazione di scavo è stata
ripresa in 3D dalle sovrintendenze è in futuro sarà utilizzata all'interno
del Museo.
(mentelocale.it)
Bella scoperta, questo mi sprona a tornare a Firenze, non vedo l'ora di scoprire questa piccola catacomba!
RispondiEliminaUn abbraccio
Veramente una scoperta eccezionale , che io non conoscevo, confesso la mia disinformazione...
RispondiEliminaVeramente un ritrovamento importantissimo che ci fornisce altre notizie importanti su di una città così bella e così storicamente importante come Firenze..
Grazie Jene mie che vi spostate dalla savana per il mondo per regalarci queste"chicche"
++++++++
Oh, beh... una scoperta davvero interessante che impreziosisce ancor di più la storia della gloriosa Firenze!
RispondiEliminaMoz-
Ora mi è chiaro il perchè l'ultima volta che sono stato a Firenze, intorno alla parte posteriore degli Ufizi c'erano le impalcature con i teloni che chiudevano tutto. Speriamo sia possibile ammirare presto questo interessante ritrovamento!
RispondiEliminaUn saluto alla savana
Potrebbe essere un’epidemia, ma bisogna aspettare gli esiti di altri esami.
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