domenica 10 novembre 2013

IL SEGRETO DELLA GIOCONDA

Una mascherina per coprire la bocca ed una cuffia per raccogliere i capelli, per evitare contaminazioni fra dna. E' il 'kit' fornito a giornalisti, fotografi e operatori delle troupe televisive internazionali, dallo staff che segue le ricerche dei resti mortali della Monna Lisa di Leonardo. Oggi a Firenze e' stata aperta la Cripta dei Martiri nella Basilica della Santissima Annunziata, dove potrebbero essere contenuti i resti di Piero, figlio di Lisa Gherardini, la prima modella di Leonardo per la sua Gioconda. All'interno della cripta, e' stato permesso il passaggio di alcuni operatori, giornalisti e fotografi. Ma per evitare contaminazioni con l'ambiente, e quindi con quello che potrebbe essere uno dei dna piu' famosi del mondo, coloro che sono scesi attraverso un buco di poco piu' di un metro, hanno dovuto indossare mascherina per il volto e cuffia sulla testa.
'Schedati' tutti i partecipanti all'apertura della cripta: in caso di ritrovamento di un dna esterno all'ambiente incontaminato, che rivede la luce dopo 300 anni, i ricercatori dei resti mortali della Gioconda e dei suoi familiari, potranno cosi' risalire al legittimo 'proprietario'.

"Il ritrovamento dei resti mortali della famiglia di Lisa Gherardini nella Cripta dei Martiri e' fondamentale perche' permette una comparazione fra il dna estratto negli scorsi mesi dai resti di Sant'Orsola e quello che sara' prelevato da quelli scoperti oggi - ha spiegato Silvano Vinceti, responsabile della ricerca e del Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici Culturali e Ambientali - solo quando troveremo la corrispondenza fra una madre ed un figlio, avremo scoperto automaticamente Lisa e suo figlio Piero, il figlio legittimo. Questo e' il passaggio chiave - ha concluso Vinceti - per arrivare all'ultima fase della ricerca, quella piu' esaltante: la ricostruzione del viso della donna". La Cripta dei Martiri aperta oggi, reca sulla lapide lo stemma, vergato in latino, della famiglia del Giocondo. La cripta fu poi acquistata nel 1527 da un'altra famiglia. Al momento dell'apertura, la cripta e' risultata 'ammantata' da un velo di fango, perche' fu invasa dalle acque del fiume Arno con l'alluvione del 1966. Un ambiente ideale, hanno spiegato i ricercatori, per isolare e reperire i resti.

(agi.it)


9 commenti:

  1. Non è uno dei quadri più belli di Leonardo ma la sua storia mi ha sempre affascinato, chissà se questa volta si saprà la verità!
    Un abbraccio

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  2. Ma lasciare il mistero non era meglio?
    un saluto alla savana

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  3. Non so, preferisco che sulla Gioconda rimanga ancora quella bella aura di leggenda e di mistero: caspita, basta voler sempre sapere tutto!
    Un abbraccio a tutti

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  4. Wow! Ma stessero attenti che sicuramente ora arriva Voyager a trovare messeggi strambi nei resti del corpo! :)

    Moz-

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  5. Ciao Jene,
    non sapevo nulla di tutto ciò, però chissà che emozione essere li con mascherina e cuffietta ad assistere a una delle ricerche più belle e importanti della storia dell'arte.
    Un abbraccio zamposo e buona domeinica

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  6. Interessantissimo questo post. Sarà appassionante seguire tutti i passaggi...voi teneteci al corrente!
    Grazie per la notizia, un abbraccio.
    Antonella

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  7. E' stato davvero emozionante leggere questa pagina di storia.
    Grazie mie care Jene e dolce sera:)
    Vi abbraccio
    Luci@

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  8. Grazie per i vostri commenti, vi terremo al corrente anche se speriamo sempre che un pizzico di mistero continui ad avvolgere questo capolavoro!
    Un abbraccio zamposo

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  9. Siamo in attesa di sapere e soprattutto di vedere chiaro, su questo mistero che da secoli ammanta il mondo artistico e altro!
    Arrivo nella savana per disintossicarmi..aspettatemi!
    Slurp!

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