Aldo Moro, all'epoca capo della DC,
cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri, fu ritrovato morto 35 anni
fa dopo il rapimento e l'assassinio da parte delle Brigate Rosse. Il suo corpo
fu ritrovato in un auto, una R4 rossa, in via Caetani, una laterale di via
delle Botteghe Oscure, sede del PCI.
A distanza di tutto questo tempo le ombre non sono ancora
dissolte. C'è chi avanza dubbi sull'ora esatta in cui è avvenuta la scoperta, anticipandola in realtà di almeno un'ora rispetto a quella che si conosceva, cioè attorno alle 11-11.15 di quella drammatica mattinata.
La differenza è notevole, visto che la telefonata (intercettata) di Valerio Morucci al professor Francesco Tritto (collaboratore dell'allora presidente della Dc), annunciava l'avvenuta esecuzione e dove poteva essere recuperato il cadavere alle 12.13. Come se non bastasse, il responsabile della rivelazione aggiunge anche che l'allora ministro dell'Interno, Francesco Cossiga, arrivò poco dopo di lui in via Caetani ma se ne andò subito. Anche in questo caso, tutto sarebbe avvenuto ben prima dell'orario ufficiale.
Autore del libro «La bomba umana», nei negozi da marzo 2012, Vitantonio Raso, l'artificiere dell'Esercito che è intervenuto in via Caetani (dopo aver effettuato anche il sopralluogo in via Fani, il giorno della strage della scorta e del rapimento) è sicuro che di mistero veramente si tratta. Perché — secondo lui — la ricostruzione è un'altra, come riporta il Corriere : «Parlo solo ora che Cossiga è morto? Parlo adesso perché mi porto dietro il ricordo di quella giornata e ogni 9 maggio per me è un incubo», dice. «Erano le 9, sono sicuro, il mio capo ufficio Giuseppe Masciarelli disse che mi stava aspettando una macchina della polizia per portarmi in centro. E quando sono arrivato trovai il dottor Vito del I Commissariato. Poi verso le 11 si presentarono Cossiga, il capo della Digos Spinella e il colonnello dei carabinieri Antonio Cornacchia».
Sin qui Raso. Mentre il suo collega Giovanni Circhetta, con lui quella mattina, è sicuro che sul sedile anteriore della R4 ci fosse una lettera.
A distanza di tutto questo tempo le ombre non sono ancora
dissolte. C'è chi avanza dubbi sull'ora esatta in cui è avvenuta la scoperta, anticipandola in realtà di almeno un'ora rispetto a quella che si conosceva, cioè attorno alle 11-11.15 di quella drammatica mattinata.
La differenza è notevole, visto che la telefonata (intercettata) di Valerio Morucci al professor Francesco Tritto (collaboratore dell'allora presidente della Dc), annunciava l'avvenuta esecuzione e dove poteva essere recuperato il cadavere alle 12.13. Come se non bastasse, il responsabile della rivelazione aggiunge anche che l'allora ministro dell'Interno, Francesco Cossiga, arrivò poco dopo di lui in via Caetani ma se ne andò subito. Anche in questo caso, tutto sarebbe avvenuto ben prima dell'orario ufficiale.
Autore del libro «La bomba umana», nei negozi da marzo 2012, Vitantonio Raso, l'artificiere dell'Esercito che è intervenuto in via Caetani (dopo aver effettuato anche il sopralluogo in via Fani, il giorno della strage della scorta e del rapimento) è sicuro che di mistero veramente si tratta. Perché — secondo lui — la ricostruzione è un'altra, come riporta il Corriere : «Parlo solo ora che Cossiga è morto? Parlo adesso perché mi porto dietro il ricordo di quella giornata e ogni 9 maggio per me è un incubo», dice. «Erano le 9, sono sicuro, il mio capo ufficio Giuseppe Masciarelli disse che mi stava aspettando una macchina della polizia per portarmi in centro. E quando sono arrivato trovai il dottor Vito del I Commissariato. Poi verso le 11 si presentarono Cossiga, il capo della Digos Spinella e il colonnello dei carabinieri Antonio Cornacchia».
Sin qui Raso. Mentre il suo collega Giovanni Circhetta, con lui quella mattina, è sicuro che sul sedile anteriore della R4 ci fosse una lettera.
(lavocedivenezia.it)
Una delle pagine più buie della storia italiana, su cui ci sono ancora molti misteri da chiarire.
RispondiEliminaBuon articolo, brave Jene ;)
Grazie Enrico!
EliminaOh beh, non è più tanto un segreto che Moro probabilmente serviva morto per muovere diverse cose in certe direzioni...
RispondiEliminaMoz-
Sì, tanto è vero che la sua morte è coincisa con l'omicidio di Peppino Impastato, sarà un caso?
EliminaChissà se mai un giorno si potrà fare luce sulla storia di Moro, o forse rimarrà sepolta per sempre.
RispondiEliminaBaci a tutti ragazzi!
Sai com'è Mel, la verità è sempre una chimera...
EliminaUn abbraccio zamposo
che dire, in Italia certe cose restano sempre un grande mistero...certo, se si mischiano le carte in tavola a piacimento la vera verità non verrà mai fuori -.-'
RispondiEliminaun abbraccio zamposo a tutti
Hai detto bene, a furia di mescolare non si va da nessuna parte.
EliminaUn abbraccio zamposo
Un'ombra amici miei cari, che non ci abbandonerà mai per tutto il resto della nostra vita..
RispondiEliminaLa verità viene fuori a sprazzi piano piano, abbiamo pensato sicuramente e abbiamo avuto fin dall'inizio la quasi certezza che cosa poteva esserci dietro questa triste vicenda..ma la piena chiarezza , non verrà mai fuori..
Spero di sbagliarmi!
Slurponissimo a tutti!
Commovente...fa venire ancora la pelle d'oca!
RispondiEliminaUn bacio a voi,care amiche Jene e un saluto a tutta la savana:)
Ciao,
Luci@