giovedì 30 maggio 2013

MORIR DI FUMO

LIBERI dalle sigarette almeno per 24 ore. Ma anche dai mozziconi che 'invadono' spazi pubblici e giardini. Per un'intera giornata niente fumo nei parchi e nelle aree verdi delle città. Nessun mozzicone fra le aiuole. Spazi puliti da regalare ai bambini e ai loro giochi. E' questa l'iniziativa organizzata dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt), in occasione della Giornata mondiale senza tabacco indetta dall'Organizzazione mondiale della sanità e che si tiene ogni anno il 31 maggio. Il tabacco continua a uccidere ogni anno circa 6 milioni di persone. Sono fumatori e non fumatori. Una dipendenza che causa circa 30 malattie. Si muore per tumori polmonari, bronchite cronica, enfisemi o malattie cardiovascolari.

A rischio sempre più donne. In Italia ogni anno si registrano circa 83 mila morti legate al fumo. "Il fumo continua a uccidere molte persone. Sale soprattutto l'incidenza nella popolazione femminile: in 60 anni, dagli anni '50 ad oggi, nelle donne il tasso di mortalità è cresciuto del 600%", spiega il professor Marco Alloisio responsabile del reparto di Chirurgia toracica dell'Istituto Clinico Humanitas.

La legge. Nel gennaio 2005 l'Italia, con la legge Sirchia, è stata uno dei primi Paesi europei a introdurre una normativa per vietare il fumo in tutti i locali chiusi pubblici e privati, compresi gli uffici. La norma ha avuto effetti positivi, soprattutto per quel che riguarda la protezione dei non fumatori e non solo. Ora Lilt sta puntando a estendere questo divieto a parchi, stadi, giardini pubblici, cortili degli ospedali e delle scuole. Un modo anche per tutelare chi non ama il tabacco, ma finisce per subirne le conseguenze. "Non vanno sottovalutati gli effetti del fumo passivo. Aumentano i problemi respiratori. Fra l'altro il tabacco ha effetti negativi anche sulle donne in attesa. Se fumano aumentano le probabilità che il bimbo nasca prematuro, sottopeso, che soffra di allergie o di malattie respiratorie".

La campagna per 'un verde pulito'. Da tempo Lilt è in prima linea per vietare le bionde nei parchi, negli stadi, nei giardini pubblici, nei cortili degli ospedali e delle scuole. Sono molti i Paesi che hanno adottato provvedimenti in questa direzione. In Europa succede in Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna e Irlanda. Niente fumo anche nei 1.700 parchi newyorkesi e in molte città della California, come, ad esempio, San Francisco. Mentre finora in Italia solo i sindaci di alcuni centri hanno diramato ordinanze che prescrivono lo stop alle sigarette nelle zone pubbliche a verde che prevedono un'area riservata ai bambini.

L'inquinamento. Anche perché l'impatto del fumo sull'ambiente è devastante. I mozziconi gettati in queste aree sono tra le cause principali di gravi incendi. Inoltre un mozzicone di sigaretta impiega fino a dieci anni a degradarsi biologicamente e le tossine finiscono nelle falde acquifere. Un'indagine Doxa ha evidenziato che  quasi il 60% degli italiani che non fumano vorrebbe estendere il divieto a parchi e giardini pubblici.

I dati Ue. C'è comunque una notizia positiva: secondo la Commissione Ue diminuisce l'esposizione al fumo passivo nei Paesi europei. Nel 2012 la percentuale di esposizione e' stata del 28%, una cifra giudicata in ribasso rispetto al 46% del 2009. In Italia, l'esposizione al fumo passivo dentro i bar negli ultimi sei mesi è stata dell'11%, nei ristoranti del 7% mentre schizza al 41%, pure se ''occasionalmente'', sul posto di lavoro.

La sigaretta elettronica. E poi le abitudini cambiano e sempre più spesso si ricorre alla sigaretta elettronica per abbandonare il tabacco. "Non è ancora stato dimostrato se la sigaretta elettronica possa comportare rischi sull'organismo. Comunque ha una sua utilità per cercare di smettere di fumare. Infatti può ridurre del 50% l'uso delle sigarette e nel 20% dei casi aiuta la persona a smettere completamente, rivelandosi non meno efficace di altri sistemi come, ad esempio, i farmaci specifici, i cerotti alla nicotina, le gomme o i corsi contro questa dipendenza", conclude Alloisio.

La prevenzione. Il fumo è uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di patologie neoplastiche,  cardiovascolari e respiratorie. E’ considerato responsabile di circa il 30% delle morti per tumore. Fondamentale la prevenzione. Con lo slogan "Libertà! Non mandare in fumo la tua libertà" la Lilt sarà presente su tutto il territorio nazionale, grazie ai suoi 25 mila volontari, per offrire materiale informativo. Le 106 Sezioni Provinciali e i circa 400 Punti Prevenzione/Ambulatori Lilt, saranno aperti e a disposizione dei cittadini per visite e controlli e forniranno indicazioni utili a coloro che desiderano smettere con il tabacco, anche attraverso i corsi per la Disassuefazione dal Fumo organizzati in oltre 80 sezioni provinciali. La linea verde 800 998877 è a disposizione per sostenere tutti coloro che desiderano smettere di fumare. Risponde un'équipe di medici, giuristi, e psicologi per aiutare e consigliare. 

(Repubblica)


15 commenti:

  1. Ognuno è libero di bruciarsi la vita come vuole, ma non deve bruciare quelle degli altri.
    Mi trovo d'accordo con le assicurazioni americane: nessun aiuto a chi fuma.
    E poi farei pagare più tasse a chi fuma.
    Un abbraccio
    Xavier

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  2. Ciao Jene,
    il fumo è una delle cose che odio di più, una di quelle debolezze che rende talmente succubi da portare alla morte. Sono circondata da gente con il vizio del fumo, compreso mio nonno che vive con la bombola dell'ossigeno e spesso fa un tiro di sigaretta tra una boccata e l'altra di aria pulita. E più li vedo fumare e più vorrei schiaffeggiarli. Anch'io vorrei tornare a fare sport o mangiare cose che amo, ma sò che mi ucciderebbero e allora mi sono fatta forza e ho cambiato non un abitudine della mia vita, ma la mia stessa vita (cosa peggiore) e loro non riescono nemmeno a modificare una piccola cosa della loro, assurdo.
    Un abbraccio zamposo

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    1. Sai, noi siamo dell'opinione che chi non si ama non si rispetta e quindi non rispetta nemmeno chi lo circonda.
      Tu fatti sentire, rompigli le palle a oltranza perchè fumare uccide e fa male anche a te.
      Un abbraccio zamposo

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  3. Mi perdonerete mai Jene care se fumo cinque sigarette al giorno o mi caccerete definitivamente dalla savana?
    Abbiate pietà!!!!!

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    1. Basta che non intossichi chi ti circonda e sei ammessa nell'area fumatori della savana!
      Un abbraccio zamposo :-)

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    2. Grazie infinite...troppo generosi!!!!!!!!!!

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  4. io dico abbasso il fumo ecco....

    per la foto di Stanzi ....la gatta è tornata! ;-)

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  5. Guardate sono senza parole, io non approvo chi fuma e tanto meno il fumo passivo, mi sembra un modo scemo di sprecare la vita.
    Ottimo post,
    un bacione

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    1. Come si dice, ognuno si ammazza come vuole, basta che però non faccia male agli altri.
      Un abbraccio zamposo

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  6. Brave Jene, condividiamo questo post: con la salute non si scherza.
    Un abbraccio
    Idgie e Ruth

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  7. mi sa che è meglio che scappi da questo post .....fumo ...e so che fa male ....ma il rispetto per gli altri deve sempre venire prima ....la mia libertà finisce dove inizia quella degli altri .....ma non possono mettere paletti a chi ha scelto liberamente di fumare in casa propria .....
    penso che la propria libertà non abbia prezzo ....io la mia l'ho scelta .....

    p.s. non è tassando le sigarette cosa che sempre fanno che si risolvono i problemi .....

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    1. Sì, nessuno cerca di limitare la libertà, il problema però è che il fumo è nocivo quindi in questo caso una libera scelta va a danno di altri tanto è vero che si muore più di fumo passivo anzichè di quello attivo.
      Un saluto dalla savana

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