lunedì 1 aprile 2013

NERUDA: UN CASO ANCORA APERTO


I resti del poeta e premio Nobel cileno Pablo Neruda, morto nel settembre 1973, qualche giorno dopo il colpo di Stato di Augusto Pinochet, saranno riesumati il prossimo 8 aprile al fine di chiarire le circostanze della sua scomparsa: lo ha indicato una fonte giudiziaria.

 Il giudice Mario Carroza aveva riaperto nello scorso giugno il dossier sulla controversa morte dello scrittore e diplomatico comunista, Premio Nobel per la letteratura 1971. Neruda, secondo la versione ufficiale, sarebbe morto per un cancro alla prostata il 23 settembre del 1973, 12 giorni dopo il colpo di Stato contro il suo amico e presidente socialista Salvador Allende.

Tuttavia, recenti testimonianze hanno rimesso in discussione questa versione, evocando un omicidio ordinato dalla dittatura, per evitare che Neruda diventasse, dall'esilio per cui si apprestava a partire, un oppositore di prestigio. Nel 2011 l'ex segretario personale e autista di Neruda, Manuel Araya, ha dichiarato che il suo datore di lavoro, ricoverato in ospedale, aveva subito una misteriosa iniezione poco prima di morire.

 Il partito comunista cileno, anche'esso convinto del suo assassinio, si e' rivolto alla giustizia nel dicembre scorso per chiedere la riesumazione della salma del poeta, sepolto vicino a sua moglie Matilde Urrutia a Isla Negra, sulla costa del Cile. La giustizia cilena ha recentemente rivisto le circostanze di altre morti avvenute sotto la dittatura: in maggio ha riesumato le spoglie dello stesso Allende, per determinare se si fosse suicidato o fosse stato ucciso. Gli accertamenti hanno confermato la tesi del suicidio. Un'altra inchiesta e' volta ad accertare le circostanze della morte di un altro oppositore: l'ex presidente Eduardo Frei Montalva, morto nel 1982 dopo una operazione chirurgica non particolarmente a rischio.
(Rainews24)



14 commenti:

  1. Certo che se questa cose è vera e secondo me ci sono un sacco di possibilità che sia cosi, visto che parliamo di Pinochet (uno senza scrupoli) è decisamente disgustosa. Ma non sarebbe la prima e l'ultima volta nella storia. Io odio le dittature, la mia famiglia materna, a causa di F. Franco ha subito cosa assurde e il nonno di mia madre è stato un desaparecido (ovviamente morto cosi dove). Mi spiace per Neruda se è cosi e soprattutto per noi che siamo stati privati precosemnte di un grande poeta che poteva darci ancora tanto.
    Un abbraccio

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    1. Non sapevamo di questa tragedia accaduta al tuo bisnonno, è una cosa che ci fa profondamente indignare!
      Siamo nel 2013 e ancora ci sono persone che si permettono di celare la verità...
      Un abbraccio zamposo

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  2. Chissà se questo caso si potrà mai risolvere, spesso la verità è troppo scomoda e molti preferiscono seppellirla...
    Un abbraccio a tutti!

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    1. Secondo noi sarà difficile...
      Un abbraccio zamposo

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  3. Brr, questo post misterioso mette i brividi.
    Un abbraccio con baciotto

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  4. Questi casi oscuri spuntano come i fiori a primavera in questi ultimi tempi..
    Dove sarà la verità, non lo sapremo mai..solo farcene un'idea...

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  5. Certamente la verità non verrà a galla, perchè si preferisce tacere quando si commettono atrocità che poi si definiscono "errori".
    Buona giornata
    Idgie

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  6. Non lo sapevo ma non ne sono poi così sorpresa.
    Un abbraccio zamposo.
    Antonella

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  7. Si arriverà mai alla verità? Non credo sta di fatto che non sono riusciti a fermare il suo pensiero che rimarrà vivo per sempre attraverso i suoi scritti.
    Un saluto alla savana
    Xavier

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    1. E questa è la cosa più importante.
      Un abbraccio zamposo

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