mercoledì 24 ottobre 2012

PER CHI SI PRENDE TROPPO SUL SERIO


Dopo tante e giuste proteste on line approderà finalmente in Senato il ddl sulla diffamazione che, sorpresa sorpresa, non condannerà nessun blog né sito internet come invece si pensava di fare inizialmente.
Così chiunque si prenderà un po’ troppo sul serio, come ad esempio il signor Rosichini, dovrà scendere dal piedistallo.

Il ddl sulla diffamazione dovrebbe approdare domani nell'aula del Senato dopo la conclusione dell'esame in Commissione giustizia. Ad annunciarlo al termine dei lavori di stamani il presidente della commissione Filippo Berselli. Il ddl toglie il carcere tra le pene previste in caso di diffamazione a mezzo stampa, mentre le multe vanno da 5 a 100 mila euro, sia pure, grazie ad un emendamento approvato in tal senso, commisurate alla gravità e alla diffusione della testata.
Via anche la riparazione pecuniaria (resta solo il risarcimento in sede civile). Confermata anche, come pena accessoria, l'interdizione dalla professione da uno a 6 mesi che potrebbe essere prolungata fino a tre anni in caso di recidiva reiterata. E' stata eliminata la norma anti-Gabanelli che mirava a rendere nulle le clausole contrattuali che accollano all'editore il risarcimento sollevando dalla responsabilità civile il giornalista.
Arriva poi la novità dell'aggravante per diffamazione organizzata, quella che la relatrice Silvia della Monica (Pd) definisce "anti-macchina del fango": quando concorrono dolosamente all'attribuzione di un fatto determinato (poi ritenuto diffamatorio) più attori oltre all'autore materiale del testo.

Quanto a internet, viene specificato che le pene si applicheranno solo "alle testate giornalistiche diffuse per via telematica", sono dunque salvi i blog e tutti i siti internet.

Il testo, che doveva approdare in assemblea questo pomeriggio, slitterà a domani visto che deve essere messo a punto l'articolato e fissato il termine per gli emendamenti. Giacomo Caliendo, che ha ritirato la norma anti-Gabanelli, deciderà se ripresentarla.
Sul testo appare anche una norma sui libri. All'articolo 1 del testo licenziato dalla Commissione giustizia del Senato è stato inserito anche un comma (il 6) che prevede che l'obbligo di rettifica non varrà solo per quotidiani, periodici e testate giornalistiche diffuse in via telematica ma anche per la "stampa non periodica", ossia i libri. La norma obbliga alla rettifica con pubblicazione entro sette giorni dalla richiesta su non più di due quotidiani a tiratura nazionale.

Il ddl sulla diffamazione approderà domani mattina nell'aula del Senato il ddl anti-corruzione e il voto finale ci sarà entro giovedì. Domani mattina ci sarà la discussione generale. Alle 12 scadrà il termine per la presentazione degli emendamenti al testo, dal pomeriggio inizieranno le votazioni.
(Repubblica)


1 commento:

  1. Sono d'accordo col testo del ddl, in effetti non aveva senso estendere la diffamazione (che peraltro è un reato particolarissimo in quanto più soggettivo che oggettivo) anche a blog e siti.
    E Rosichini... rosicherà senza più rompere le scatole, finalmente!

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