martedì 23 agosto 2011

TUTTI A SCUOLA?

Libri sempre più pesanti per gli studenti, ma soprattutto per il portafogli delle loro famiglie. A lanciare l'allarme caro libri è l'Adoc, per la quale saranno in pochi a salvarsi dai rincari, che sforeranno anche i tetti di spesa fissati dal Ministero dell'Istruzione. Particolarmente amaro sarà il ritorno a scuola per quegli studenti che si apprestano ad affrontare il primo anno di scuola superiore: il 59% degli istituti sforerà il nuovo tetto di spesa (che prevede un aumento medio dell'1,3%, per la scuola media, e fino al 5,4% per la scuola secondaria di secondo grado).
La differenza di spesa più elevata si registra nei licei, dove il costo dei libri sarà maggiore di circa l'8% rispetto a quanto previsto dal Ministero. La spesa media per il primo anno di liceo dovrebbe essere di 326 euro, l'8,3% in più del tetto medio fissato. Per gli istituti tecnici la spesa media sarà superiore del 2,9% sul tetto fissato, per quelli professionali del 3%. Per quanto riguarda le scuole medie, il primo anno costerà in media 302 euro, il 4,1% in più di quanto previsto dal Ministero.
I libri di testo, tuttavia, non saranno le sole voci di spesa con cui si troveranno a fare i conti le famiglie. L'Adoc ha monitorato il mercato del corredo scolastico, dei marchi storici e quello dei nuovi personaggi amati dei ragazzi, notando rispetto allo scorso anno un incremento di spesa, per zaini, astucci e diari, del 7,4%. Una spesa media di circa 158 euro. "Gli zaini alla moda - spiega Carlo Pileri, presidente Adoc - raggiungono in media i 72 euro, il 4,3% in più dello scorso anno, per poi risultare superati l'anno venturo. Quelli di marca storica hanno sfondato quest'anno quota 100 euro, con un aumento del 6% sullo scorso anno. In rialzo del 15% il costo degli astucci multiuso, il 6,2% in più di rialzi per i diari griffati. E la spesa totale arriva a sfiorare i 160 euro. Dove possibile, consigliamo di far utilizzare ai ragazzi gli articoli dell'anno precedente. Inoltre consigliamo di effettuare un monitoraggio dei prezzi applicati nei diversi punti vendita. Spesso la differenza di prezzo può essere notevole, anche fino al 25-30%. Oltre a questo, non è difficile trovare tra i prodotti venduti all'interno del pacchetto-scuola, qualche fondo di magazzino o qualche articolo con personaggi superati che, all'occhio del bambino, sono addirittura peggiori di un prodotto senza griffe".
(SkyTg24, 23 Agosto 2011)

Che i libri costino sempre di più purtroppo non è mistero per nessuno. Il Ministero dell'Istruzione ha fatto da tempo immemore sua personale missione svuotare i portafogli dei genitori italiani, già tartassati da tasse e finanziarie creative.
Quello che sinceramente ci lascia sbalordite è la griffe studentesca.
Il numero sempre più crescente di studenti delle scuole inferiori e superiori che vanno a scuola con vestiti e prodotti firmati dalla A alla Z suscita in noi un grande dubbio: in realtà i ragazzi di oggi si recano a scuola per studiare o solo per sfoggiare la griffe più alla moda?
Visto il crescente livello di ignoranza giovanile la risposta vien da sè... 





1 commento:

  1. Francamente questa mania delle griffe stupisce e sconvolge anche a me da tempo carissime.
    Io ho cambiato tre cartelle nella mia vita, la prima, la classica cartella da bimba, usata per tutte le elementari, la seconda per medie, superiori e in parte università. La terza, presa con i punti del supermarket, è un acquisto recente sempre per l'università o per i viaggi, in ogni caso nessuna marca inn o cool o trendy.
    E francamente un bel calcio nel sedere questi ragazzetti lo meriterebbero: cambiare zaino ogni anno? Stiamo scherzando??? Che è la sfilata di moda delle cartelle? Vince il più trendy ma solo se imbecille? Bah...

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