domenica 20 febbraio 2011

Viva l'Italia: il profondo senso dell'onestà

“Nel 2011 sono trascorsi 150 anni dall’unificazione dell’Italia. Un secolo e mezzo durante il quale il Paese è cambiato profondamente: ha modificato i propri modelli di riferimento, ha vissuto importanti fenomeni migratori, ha conquistato un posto di primo piano nel panorama internazionale, ha affrontato e superato momenti di crisi”

Con questa frase si apre il discorso per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia e già ci sono mostre, conferenze, si vendono francobolli, libri, fumetti e chi più ne ha più ne metta.
E intanto ci si dimentica dei problemi che affliggono il nostro Paese:

-scandali che danno lustro e visibilità al nostro paese (grazie a Ruby rubacuori abbiamo effettivamente raggiunto i massimi livelli di visibilità internazionale);
-un debito pubblico sempre più alto;
-delinquenza minorile in vertiginosa ascesa;
-politici ammanicati con la mafia;
-politici che sprecano il pubblico denaro nei bunga bunga;
-malasanità;
-scuole non adeguate al livello d’istruzione oggi richiesto per entrare nel mondo del lavoro;
-strutture pubbliche inefficienti;
-un tasso di disoccupazione crescente;
-corruzione;
-cattiva informazione…
E ci sarebbero molte altre voci con cui arricchire la lista ma lasciamo spazio alla vostra immaginazione.
E’ quindi il caso di dire Viva l’Italia o forse dovremmo dire Povera Italia, tutta da rifare?


Viva l'Italia, l'Italia liberata,
l'Italia del valzer, l'Italia del caffè.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare,
l'Italia metà giardino e metà galera,
viva l'Italia, l'Italia tutta intera.
Viva l'Italia, l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora,
l'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia, l'Italia sulla luna.
Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre,
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste.
(Francesco De Gregori)

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