Alla soglia del terzo millennio, possiamo interpretare questa frase come un chiaro segnale che ancora oggi l'eros viene confuso con la pornografia.
Ogni giorno davanti ai nostri occhi, scorrono immagini di peni, tette, culi e quant'altro si può esporre come merce sulle bancaelle dei mercati, siamo bombardati da messaggi che ci portano verso il sesso facile, il mordi e fuggi ma non ci concediamo il tempo per capire che l'erotismo è fatto di altro.
Uno sguardo languido, un sorriso accennato, una gamba appena intravista dallo spacco di una gonna, il pizzo di un reggiseno che fa capolino da una camicia sapientemente lasciata aperta quel tanto che basta per scatenare la fantasia, una bella mente, saper ammaliare con le parole; tutte queste cose shakerate con le giuste dosi danno vita all'eros.
Ma in questo mondo del tutto subito non c'è tempo per il corteggiamento, per lo svelarsi un pò alla volta, per le schermaglie amorose: solo gli animali continuano questa sottile arte.
Le persone sempre più spesso ricorrono al sesso mordi e fuggi, alla pornografia mediatica per raggiungere un rapido piacere che soddisfi i loro più bassi istinti.
Anche gli scrittori non sanno più parlare di eros e amore, nè sanno scrivere storie convincenti, molto spesso i libri sono infarciti di volgarità gratuite, quasi un inno alla violenza e alla pornografia e tutto questo solo per vendere qualche copia in più.
Davanti a tutto questo ci meravigliamo quando leggiamo di giovani che in branco stuprano ragazze che altrimenti non riuscirebbero nemmeno ad avvicinare perchè il branco alimenta il "coraggio" dei vigliacchi, o quando scopriamo che i nostri figli all'età di undici anni hanno già avuto la loro prima esperienza sessuale.
Dobbiamo cambiare direzione, non demonizzare il sesso ma riscoprirlo e apprezzarlo senza sopravvalutarlo e soprattutto spiegare ai nostri figli la differenza che passa tra eros, sesso, violenza e pornografia.
Per sorridere un pò...
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