Rischi per la salute e un allarme
assolutamente da non sottovalutare. AIFA, in collaborazione con l’USMAF di
Roma-Fiumicino, ha organizzato il 5 febbraio scorso un seminario dedicato al
tema creme ad azione sbiancante e dei rischi per la salute correlati all’uso
improprio di questi prodotti.
La pratica dello sbiancamento cutaneo è diffusa
in molti paesi e può essere definita come l’uso abitudinario, a fini estetici,
di sostanze in grado di ridurre l’intensità della pigmentazione di una cute
naturalmente scura.
I prodotti utilizzati sono disparati, contengono una grande
varietà di principi attivi, spesso associati tra loro, e vengono presentati per
lo più in forma di creme che, in diversi stati extraeuropei, sono distribuite
come cosmetici oppure vendute attraverso canali non regolati dalle norme
sanitarie e che, non di rado, entrano a far parte di commerci decisamente
illegali.
Le sostanze dotate di un’attività
sbiancante – spiega AIFA in una nota – sono numerose e vanno da quelle
certamente velenose, come il mercurio, a quelle che, invece, sono regolarmente
autorizzate come ingredienti di medicinali dermatologici. Tra queste ultime,
sono molto utilizzati per la loro capacità di ridurre la pigmentazione cutanea
e, quindi, con finalità estetiche improprie e pericolose, i farmaci
appartenenti alla famiglia del cortisone e, soprattutto, quelli a lunga durata
d’azione ed elevata potenza quali il clobetasolo o il betametasone.
Nel nostro
paese e in tutta l’unione europea, questi medicinali sono prodotti e
commercializzati nel rispetto delle rigorose regole comunitarie dettate a
difesa dei cittadini.
Le creme sbiancanti introdotte illecitamente
in Italia, invece, pur contendo corticosteroidi o altri componenti pericolosi
non sono registrate come medicinali nei paesi di provenienza, ma sono
generalmente vendute ed acquistate come semplici cosmetici o prodotti di libera
vendita. Nel nostro paese, laddove siano prive di AIC, ne è vietata
l’importazione, salvo in presenza delle debite autorizzazioni o condizioni
(D.Lgs. 219/2006 art. 158 comma 8).
Nel corso delle attività di controllo
effettuate dagli uffici di sanità frontaliera e delle dogane, è stato rilevata
e segnalata la crescente diffusione delle creme sbiancanti anche nel nostro
paese. Il seminario è stato l’occasione per approfondire i diversi aspetti del
fenomeno, per delineare il quadro del problema e per illustrare i diversi tipi di
prodotto intercettati, gli aspetti normativi e regolatori, le cause e le
motivazioni dal punto vista psico-sociale che spingono all’uso di queste creme
e, soprattutto, i danni che possono derivarne. Da quest’ultimo punto di vista,
è stato evidenziato come le modalità seguite dai soggetti dediti a questa
pratica estetica (applicazioni delle preparazioni su superfici corporee molto
estese, quotidianamente ripetute e prolungate per mesi o anni) e il frequente
ricorso a prodotti di scarsa qualità esponga gli stessi soggetti a conseguenze
anche molto gravi per la loro salute.
Quale esemplificazione particolarmente
significativa in tal senso, sono stati focalizzati gli effetti dannosi che
possono essere provocati dalle creme a base di corticosteroidi — medicinali
efficaci e sicuri se impiegati secondo prescrizione medica — quando le stesse
sono utilizzate in modo improprio. In tali condizioni possono infatti causare
danni rilevanti non solo a livello cutaneo (quali iperpigmentazione,
ipertricosi o comparsa di strie cutanee simili a smagliature) ma anche a carico
dell’intero organismo (quali diabete, ipertensione arteriosa o malfunzionamento
dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene) per gli effetti sistemici derivanti
dall’assorbimento cronico del principio attivo.
(italiaglobale.it)
Jenacce vi rispondo con i versi del poeta Branduardi:
RispondiElimina"Vai cercando qua, vai cercando là,
ma quando la morte ti coglierà
che ti resterà delle tue voglie?
Vanità di vanità".
E chi vuol intendere intenda...
Un saluto alla savana
Molte creme sono veramente pericolose per la salute.
RispondiEliminaSerena domenica.
Guardate, io sono dell'avviso della grande Anna Magnani: ogni ruga me la sono meritata!
RispondiEliminaUn abbraccio e scusate il breve commento, ma sono stanca dal viaggio
Mary
Ma una volta non si diceva "vorrei la pelle nera!"?
RispondiEliminaMoz-
E questi sono i risultati della vanità, alla fine si creano prodotti come questi che danneggiano le persone...
RispondiEliminaUn abbraccio
Una volta si diceva vorrei la pelle nera e si era anche più intelligenti, poi si sono perse entrambe le cose...
RispondiEliminaQuesta scelta dello sbiancamento , mi gunge nuova miei cari, perchè conoscevo la moda di diventare bella abbronzata tutto l'anno, ma sbiancarsi..proprio no!!!
RispondiEliminaNon ho parole..
Rischiare la salute per una sciocchezza del genere..
Ciao amorevoli creature....vado sbiancarmi..ahahahah( ancora un po' e sono pronta per diventare uno spirito...)
Ciao, passo a salutarvi dopo una lunga assenza, finalmente sono tornata a casa, anche se non definitivamente.
RispondiEliminaPer quanto riguarda le creme ho sempre pensato che bisogna fare molta attenzione a che prodotti si usano, possono arrecare danni gravissimi. E poi anch'io sono dell'idea che le rughe non sono una vergogna da nascondere e cancellare ma ogni ruga è la traccia di una lotta, di una conquista e di un sorriso.
Un abbraccio.
Antonella