lunedì 17 settembre 2012

MERKEL, GAY E COMMENTI ISTERICI


Notizie dalla savana tedesca: come ormai saprete tutti (e se non lo sapete, lo saprete adesso) un calciatore tedesco è uscito qualche giorno fa dicendo che ne aveva pieno il belin di non poter fare coming out e mamma Merkel che teme le elezioni 2013 ha risposto “no, tranquillo, niente panico: in Germania tutti possono fare coming out. E’ il mio messaggio politico!”.
Ma il nostro post non verte sulla Merkel furbetta, piuttosto sul giro enorme di interpretazioni che è stato fatto su questo episodio, in particolare su questo giro:

Calcio fanpage infatti titola
La Merkel invita all’outing nel calcio: “Non abbiate paura, la Germania può dare un segnale” che acquista tutt'altro significato e cioè: denunciate pubblicamente tutti i giocatori che sono gay ma non lo dicono. Non abbiate paura a farlo la Germania può dare un segnale, niente più privacy, sputtaniamoli tutti!
Perchè nonostante la pessima abitudine anche del doppiaggio italiano outing non è affatto sinonimo di coming out, ma significa denunciare chi discrimina le perone omosessuali o comunque ne parla pubblicamente male ed è omosessuale o ha un comportamento omosessuale.
Il giornalista anonimo che ha scritto l'articolo o, meglio, chi ha scritto il titolo del medesimo e anche il sommario, non contento della gaffe fatta, nel sommario persevera con un altro  capolavoro quando scrive:
La risposta della cancelliera tedesca al coming out dell'anonimo giocatore della Bundesliga: Angela Merkel invita i gay del calcio a venire allo scoperto, perché la Germania è un Paese in cui "non c'è nulla da temere"
Qualcuno spieghi al malcapitato che scrive cose così approssimative che fare coming out (coming out of the closet=uscire  fuori dall'armadio), cioè dichiarare al mondo intero la propria omosessualità, vuol dire metterci la faccia, e che quindi un coming out anonimo è una contraddizione di termini...

Per un momento ci siamo chiesti se l’autore di questo commento si sia fermato agli anni 80 e la risposta è stata SI’.
Ancora si pone il problema della differenza fra outing e coming out, senza sapere che nessuno usa più la parola outing da almeno 20 anni: forse sarebbe meglio dirgli che siamo nel 2012.
Secondo: tolto il suo puntellarsi sul passato, ma che cosa sta dicendo?
Denunciare chi è gay, coming out anonimo, sputtanare... Ma lui che frase della Merkel ha sentito?
E poi, scusate noi Jene che siamo un po’ rompicoglioni, ma perché questo favoloso scrittore/commentatore/povero rimbambito non si è preoccupato di quello che sta succedendo nel parlamento italiano riguardo i gay piuttosto che preoccuparsi tanto della Merkel?
Inutile chiedersi perché in questo paese non si va avanti...


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