domenica 11 dicembre 2011

THAT'S AMORE!

Eccoci qui dopo una bella influenza (anche le Jene si ammalano!) e come prima notizia vi proponiamo questa storia commovente, che servirebbe a molte persone per aprire un pò le loro menti ottuse:

Divenuti famosi in tutto il mondo per la loro relazione poco ortodossa, al pari dei consimili canadesi di Toronto e tedeschi di Bremerhaven, i due pinguini gay dello zoo di Harbin, nella provincia nord-orientale cinese dello Heilongjiang, potranno adesso mettere su famiglia. Ambedue diventeranno infatti "padri", dal momento che i loro custodi hanno deciso di affidare loro un pulcino della stessa specie. Una vera e propria adozione, insomma, che permetterà di risolvere un paio di problemi in un colpo solo. Prima di tutto, la coppia omosessuale non dovrà più rimanere isolata dagli altrui pinguini, come era stato deciso tre anni fa in quanto non facevano che tentare di rubare le uova ai compagni etero, scatenando continue baruffe.
In secondo luogo riceverà tutte le debite attenzioni il pulcino adottato, che non è orfano, bensì gemello di un altro piccolo: la madre ne aveva in effetti dati alla luce due, fatto assolutamente inconsueto giacché è regola che tra i pinguini il neonato sia unico, e quindi stentava parecchio a crescerli entrambi. L'affidamento del piccolo ai due maschi, secondo gli ornitologi, non creerà il minimo problema, perché per loro natura, omo o etero, hanno un istinto materno assai sviluppato.
Di fatto, allo stato selvatico sono sempre loro a covare l'uovo per tutti i 35 giorni mediamente necessari per arrivare alla schiusa; alle femmine tocca invece il compito di procacciare il cibo. I due neo-papà sono arrivati in Cina nel 2005 dall'Antartide, dove furono prelevati insieme ad altri quindici esemplari. Si sono ambientati bene ad Harbin, che si trova a una latitudine molto settentrionale e i cui inverni sono rigidissimi, la temperatura scendendo spesso a 40 gradi sotto lo zero. Poiché un'altra caratteristica della specie è la fedeltà, e dunque le coppie restano unite per l'intera esistenza, saggiamente i gestori dello zoo decisero fin dall'inizio di non separarli: gay o non gay.
That's amore!






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